Caro carburante, ecco quando conviene fare benzina

Il prezzo del carburante dovrebbe subire un importante calo di prezzo a giorni: ecco quando conviene fare benzina.
Il prezzo del carburante dovrebbe subire un importante calo di prezzo a giorni: ecco quando conviene fare benzina.

Ancora qualche ora di pazienza e gli italiani potranno tornare a fare il pieno con la benzina sotto i 2 euro. Tra le misure anti rincari adottate dall’esecutivo e illustrate giorni fa dal Ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, utilizzando come copertura l’extra-gettito IVA accumulato, la più importate è infatti la cosiddetta accisa mobile, che servirà a ridurre di 0,25 centesimi di euro le imposte sui carburanti, e quindi benzina e diesel alla pompa. Bisognerà invece attendere qualche giorno in più per l’entrata in vigore dell’intero decreto Energia con tutte le altre norme. L’obiettivo del decreto è proprio quello di contenere l’effetto del rialzo dei prezzi di energia e carburante.

Carburante alle stelle: quando conviene fare benzina?

E’ questa sostanzialmente la domanda che milioni di italiani si stanno facendo i queste ore. Ebbene, la risposta al quesito dipende da quando il decreto Energia varato dal Governo Draghi il 18 marzo 2022 verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, passaggio ovviamente decisivo per l’ufficializzazione di testi legislativi. In tal senso le voci parlano di oggi, lunedì 21 marzo, come possibile data , mentre per avere un’effettiva resa della riduzione di 0,25 euro delle imposte sui carburanti al distributore bisognerà attendere un giorno in più, ovverosia domani 22 marzo 2022.

Ad ogni modo è ormai questione di ore e presto gli  italiani potranno ritrovare i carburanti al di sotto dei 2 euro, precisamente la benzina intorno all’1,879 euro al litro e il gasolio 1,849 almeno fino a maggio.

Insomma, non sarà una  soluzione a lungo termine, ma è sempre meglio di niente, in attesa che la situazione globale si possa risolvere in tempi brevi. Le accise, lo ricordiamo, sono una tassa che lo Stato pone sulla fabbricazione o sulla vendita di prodotti di consumo. Esempio di tributo indiretto, che a differenza dell’IVA, viene posta su un numero ristretto di categorie di prodotti e applicata non in percentuale, ma secondo quantità decise dall’Istituzione. Queste tasse non sono applicate solo sul carburante, ma su diversi beni quali sigarette, bevande alcooliche, fiammiferi, energia elettrica e oli lubrificanti. 

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