Dall'ICANN arriva una nuova tassa sui domini

Dapprima 20 centesimi sui domini nazionali; poi 25 centesimi su quelli indipendenti dal sistema nazionale; quindi 75 centesimi sui .net. Ora l'ICANN impone una tassa da 2$ sui .jobs e .travel. Il tutto per impinguare un budget sempre più ingombrante
Dall'ICANN arriva una nuova tassa sui domini
Dapprima 20 centesimi sui domini nazionali; poi 25 centesimi su quelli indipendenti dal sistema nazionale; quindi 75 centesimi sui .net. Ora l'ICANN impone una tassa da 2$ sui .jobs e .travel. Il tutto per impinguare un budget sempre più ingombrante

Se ne era già parlato nel momento in cui il budget era stato raddoppiato in occasione della presentazione del bilancio di previsione 2004/2005, la cosa aveva assunto un contorno realistico quando un primo accenno aveva alimentato i primi dissapori, ora l’annuncio è formale: l’ICANN introdurrà una sorta di “tassa sul dominio” da applicare ad ogni dominio registrato o rinnovato.

La notizia emerge in seguito alla nota della testata The Register, la quale evidenzia come nella documentazione relativa ai prossimi .travel e .jobs si faccia chiaro riferimento ad una sovratassa di 2 dollari (nel documento relativo ai .jobs il riferimento è riscontrabile nella sezione 7.2 al punto c). Il documento è datato 24 Marzo 2005.

Era il 17 Marzo 2004 quando l’Internet Corporation for Assigned Names and Numbers propose di raddoppiare il budget a disposizione passando dagli iniziali 8,27 milioni di dollari a 15,83 milioni. Tale aumento avrebbe dovuto essere coperto con l’approvazione di nuovi Top Level Domain e tramite piccoli aumenti da far pesare su ogni singolo dominio registrato. Inizialmente l’aumento fu proposto a Verisign, ma si rimaneva nell’ordine dei 75 centesimi di dollaro (cifra assorbibile grazie alle dinamiche di rinegoziazione della gestione dei .net). Si è parlato inoltre di aumenti di 25 centesimi circa per i domini generali e 20 centesimi per quelli nazionali. Ora la nuova imposizione allegata ai nuovi .travel e .jobs concretizza un aumento più consistente, e tutto ciò nonostante i nuovi Top Level Domain ancora in discussione ed in grado di promettere ulteriori introiti al gruppo responsabile della gestione dell’intero sistema dei domini.

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