Dov'è finito il Ministero per le Comunicazioni?

Eh si, sembra strano, ma non c’è. Vuoi per una legge approvata dal governo appena passato, vuoi perchè chi è arrivato si è adeguato a quella legge senza pensarne una modifica nel futuro prossimo, il Ministero delle Comunicazioni, uno dei più importanti, secondo noi, ma al tempo stesso anche secondo l’economia mondiale per il valore aggiunto di sviluppo che le Telecomunicazioni portano con sé, non c’è. E’ stato relegato nell’area-calderone del Ministero delle Attività Produttive, con lo pseudo stratagemma di “ideare” vice ministri o sotto segretari all’uopo con delega ai determinati settori produttivi.

Quando finisce una serie e ne inizia un’altra, normalmente c’è una puntata che fa il riassunto di quanto successo in precedenza. All’avvicendarsi dei governi Prodi/Berlusconi, il team Digital Divisi ha pubblicato il proprio riassunto introducendo tutti gli ingredienti che serviranno per le prossime battaglie. Wimax, cultura tecnologica, digital divide: cambiano i Governi ma i problemi restano. Drammaticamente si ripropongono. Crescono addirittura.

Da leggere.

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