E' mancato il padre del Project Gutemberg

E' deceduto all'età di 64 anni Michael S. Hart, il padre del Project Gutemberg: dalla sua intuizione nascono gli odierni ebook.
E' deceduto all'età di 64 anni Michael S. Hart, il padre del Project Gutemberg: dalla sua intuizione nascono gli odierni ebook.

Michael Stern Hart, il fondatore del Project Gutemberg, è mancato all’età di 64 anni. Il suo nome rimarrà nella storia per aver dato il via ad una rivoluzione i cui frutti stanno maturando soltanto oggi, almeno quattro decenni dopo la sua intuizione datata 1971.

Era infatti il 4 luglio del 1971 quando Michael S. Hart capì che sarebbe stata cosa buona e giusta replicare in digitale la Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti d’America: dalla canapa alla carta, dalla carta ai bit. La trasmissione di tale copia e la libera condivisione della stessa aprì una nuova era: la cultura digitalizzata avrebbe potuto essere valorizzata molto meglio rispetto alla versione cartacea e soprattutto avrebbe abbattuto ogni limite fisico ed economico al libero accesso alle informazioni.

Nacque così il Project Gutemberg: così come l’invenzione della stampa liberò la cultura dalle restrizioni delle copie amanuensi, allo stesso modo il digitale avrebbe liberato la cultura dai dogmi e dalle limitazioni della carta. Il progetto include oggi 36 mila ebook gratuiti che chiunque può scaricare su PC, Kindle, Android, iOS ed altri device: lo stesso Hart prevedeva che un giorno chiuque avrebbe potuto avere l’intera collezione del Project Gutemberg direttamente a disposizione in qualsiasi momento e su qualsiasi device. Ora che l’avvento di questa era è alle porte, Hart deve abbandonare il campo a causa di una storia finita prematuramente con la chiusura appena prima del lieto fine.

«La missione del Project Gutemberg è semplice: incoraggiare la creazione e la distribuzione degli ebook». Idee, ideali e idealismo: Michael S. Hart può essere ascritto alla storia come l’inventore dell’ebook perché, oltre aver capito l’importanza della digitalizzazione, aveva per primo sdoganato l’idea della condivisione come valore aggiunto della cultura libraria. La sua visione olistica della nuova dimensione è avvenuta prima di chiunque altro e la sua vita è stata spesa per perseguire l’obiettivo: sradicare le parole dal proprio supporto ed immergerle nella Rete. Liberarle, per lasciarle suonare meglio.

Ha potuto assaggiare le digitalizzazioni di massa delle biblioteche firmata Google, ha potuto vedere l’avanzata del Kindle, ha potuto pregustare quel che sta avvenendo nel mondo dell’editoria. Ha intaccato le certezze del copyright ed ha raccontato una storia nuova in anticipo, delineando una strada percorribile. Quasi mezzo secolo di “idealismo” sta diventando oggi un caposaldo del mercato librario, nel quale il Project Gutemberg rimarrà come pietra miliare della nuova rivoluzione in arrivo.

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