Editoria: il paesaggio dopo la tempesta

La tempesta perfetta è terminata e il mondo dell'editoria conta i danni; al tempo stesso, il mercato è pronto a ripartire con forme e attori nuovi.
La tempesta perfetta è terminata e il mondo dell'editoria conta i danni; al tempo stesso, il mercato è pronto a ripartire con forme e attori nuovi.

«Il paesaggio dopo la tempesta»: è questo il titolo che l’Associazione Italiana Editori ha utilizzato per l’incontro organizzato in occasione del Salone del Libro di Torino, previsto venerdì 15 maggio dalle 12 alle 14. Ed il titolo è del tutto opportuno, poiché riassume alla perfezione l’immagine del settore: una tempesta si è abbattuta, ma anche la tempesta fa parte della natura e del corso degli eventi: quel che conta è quel che viene dopo. Il paesaggio a cui si ammicca è quello tipico che segue un grande diluvio: c’è l’orizzonte grigio delle nubi, ma c’è il profumo dell’aria pulita; ci sono le foglie cadute in terra, ma c’è acqua che porta nuova vita.

I colori tornano ad accendersi non appena torna il sole. Ed il mercato dell’editoria vuole raccontare il resto della storia proprio a partire dal Salone del Libro di Torino (14-18 maggio). Il sole non è ancora spuntato, ma già si intravvede: il segno “+” non è ancora tra i bilanci del mercato editoriale, ma il trend negativo che si era abbattuto sul comparto è arrivato a rallentare fino a dimezzarsi. Nello specifico si passa dal -7,4% di copie vendute registrato nel 2011 al -4% odierno, con volume d’affari che dal -4,9% dell’anno passato si ferma a -2,6% del 2014. I dati raccolti da Nielsen, insomma, fotografano una situazione in chiaroscuro nella quale le ombre iniziano a diradarsi per lasciare spazio alle nuove parole chiave del rilancio: lettura, e-book, tascabili/mass-market, grande distribuzione, e-Commerce, best-seller, efficienza.

Sette parole per leggere lo spiraglio che sembra intravvedersi con il calmarsi della tempesta. E per individuare i cosiddetti punti di ripartenza del mercato del libro.

L’Associazione Italiana Editori interpreta i dati vedendo importanti opportunità per il prossimo futuro: la tempesta perfetta è alle spalle e gli italiani, «anche se in modo diverso rispetto a quattro anni fa quando tutto è iniziato», ricominciano a pensare di spendere in lettura. A cambiare sono sia il lettore che lo strumento, nonché in parte anche i contenuti, ma il tutto va solo cercando un nuovo punto di equilibrio attorno a cui assestate i rinnovati equilibri di mercato.

Quella che infatti, sbrigativamente, si è chiamata “crisi” è stata anche un acceleratore di processi di cambiamento nelle organizzazioni e nei processi aziendali, nello sviluppo di nuovi prodotti (di cui l’ebook è solo la parte più evidente e mediatica), di nuovi strumenti di comunicazione meglio rispondenti a un lettore e a un cliente che cambia, che compra e legge sempre più in mobilità.

All’incontro parteciperanno Marco Polillo (presidente AIE), e Giovanni Peresson (Ufficio Studi AIE), Sandro Ferri (E/O), Monica Manzotti (Nielsen), Stefano Mauri (Gruppo editoriale Mauri Spagnol) e Alessandro Monti (Feltrinelli).

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