Facebook, crescono le richieste dei Governi

Facebook ha rilasciato il nuovo rapporto sulla trasparenza in cui evidenza come siano in sensibile aumento le richieste dei dati da parte dei Governi.
Facebook ha rilasciato il nuovo rapporto sulla trasparenza in cui evidenza come siano in sensibile aumento le richieste dei dati da parte dei Governi.

Facebook ha rilasciato pubblicamente il suo nuovo report sulla trasparenza per quanto concerne il primo semestre del 2017. Trattasi del ricorrente documento che fornisce i dati su tutte le richieste degli enti governativi a Facebook per ottenere informazioni. I dati riportati dal social network sono sicuramente interessanti sugli account. Facebook, infatti, evidenzia come siamo aumentate del 21% le richieste di informazioni sugli account. Più della metà di tali richieste contiene un ordine di non divulgazione che proibisce al social network di notificare al titolare dell’account che la sua posizione è stata messa sotto analisi.

Inoltre, Facebook segnala un sesibile aumento del numero delle richieste di restrizioni sui contenuti riguardanti la violazione di leggi locali, con una crescita del 304 per cento. Questo massiccio picco di richieste è dovuto, soprattutto, alle forze dell’ordine in Messico che hanno chiesto che Facebook limitasse la diffusione di un video raffigurante una sparatoria in una scuola a Monterrey. Grazie ad una recente legislazione, il social network è stato anche in grado di rivelare l’esistenza di cinque lettere della sicurezza nazionale, uno strumento utilizzato dalla legge americana per ottenere le informazioni sulle persone.

Facebook promette, comunque, che analizzerà attentamente ogni richiesta del Governo per essere sicuro che sia legittima e giuridicamente vincolante, e che si rivolgerà al tribunale se la richiesta dovesse sembrare eccessiva. Per quanto concerne, invece, il rapporto sulla proprietà intellettuale, il social network mette in evidenza di aver ricevuto ben 224.464 segnalazioni sul copyright, 41.854 rapporti sui marchi e 14.279 rapporti sulla contraffazione. Trattasi della prima volta che Facebook monitora e rilascia informazioni per quanto riguarda i dati sulle proprietà intellettuali.

Infine, la società segnala che ci sono state 52 interruzioni dei servizi di Facebook in nove Paesi nel primo semestre del 2017, rispetto alle 43 interruzioni in 20 Paesi nella seconda metà del 2016. Un dato che preoccupa perchè l’interruzione dell’accesso al social network può creare barriere alle persone che vogliono comunicare con amici e famigliari.

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