Facebook confida alla SEC nuovi timori

Facebook ha aggiornato la propria comunicazione alla SEC indicando alcune possibili criticità: Yahoo, Zynga e la deriva mobile del Web.
Facebook confida alla SEC nuovi timori
Facebook ha aggiornato la propria comunicazione alla SEC indicando alcune possibili criticità: Yahoo, Zynga e la deriva mobile del Web.

Facebook ha consegnato alla SEC un nuovo documento con il quale aggiorna la propria posizione in vista della prossima quotazione del gruppo presso il listino azionario. Il documento (una nuova edizione di quello già precedentemente consegnato alla Security and Exchange Commission) è finalizzato alla fotografia trasparente dell’azienda in favore dell’analisi di chi potrebbe decidere di investirvi su il proprio danaro. Ma la nuova versione sembra instillare soprattutto alcuni dubbi rappresentati da una serie di pericoli emersi nel frattempo.

La prima sfida è quella mobile: Facebook ha finora costruito il proprio successo economico su base desktop, mentre in mobilità il successo non si è ribaltato pari pari in una sufficiente monetizzazione. Soltanto ora il gruppo sta ipotizzando nuove modalità per l’advertising mobile, ma non è detto che l’esperimento possa conseguire immediatamente risultati importanti. Ma è questa una sfida del tutto fondamentale: se è vero che con la nascita dei tablet è iniziata l’era post-pc (su questo Tim Cook è tornato più volte durante la presentazione del nuovo iPad), Facebook ha il dovere e la necessità di svincolarsi da un mondo ormai al tramonto e deve trovare altresì uno sbocco per poter trasformare il proprio successo in denaro anche su smartphone e tavolette di vario tipo.

La seconda sfida è quella di Zynga. Il gruppo ha infatti lanciato da pochi giorni la propria piattaforma autonoma, il che significa mettere a repentaglio un partner che vale oggi per il 12% delle entrate del gruppo. Se Zynga dovesse avere successo e dovesse riuscire a traghettare fuori dal social network la propria utenza, buona parte degli introiti del gruppo di Mark Zuckerberg potrebbero pertanto andare in fumo.

La terza sfida è quella di Yahoo: il gruppo ha preannunciato una iniziativa legale contro Facebook relativa a 13 brevetti violati dal social network. L’esito della vicenda non è ad oggi prevedibile.

A tutto ciò Facebook ha altresì allegato alcune conferme formali circa la concentrazione di potere vissuta dal top management del gruppo, stime al rialzo per quanto riguarda la penetrazione in alcuni mercati emergenti ed altri dettagli relativi ad aspetti vari dell’attività quotidiana. Il documento è in mano alla SEC e rappresenterà la base fondamentale per valutare i capisaldi economici di un brand che ha dimostrato di poter costruire un monopolio attorno alla connessione tra gli utenti nel mondo virtuale.

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