Google non rinnova la partnership con Twitter

La partnership tra Twitter e Google è giunta a scadenza e non è stata rinnovata: finisce qui la collaborazione sulla ricerca realtime.
La partnership tra Twitter e Google è giunta a scadenza e non è stata rinnovata: finisce qui la collaborazione sulla ricerca realtime.

Google+ la storia di un nuovo arrivo, ma anche la storia di un abbandono: la partnership siglata nel 2009 tra Google e Twitter, infatti, va in soffitta eliminando così i risultati del social network dalle pagine del motore di ricerca.

L’accordo era stato sbandierato in pompa magna nello stesso giorno in cui Twitter firmava anche per Microsoft. In quel momento da più parti sembrò una consacrazione per Twitter: la ricerca “realtime” prendeva le sembianze di tweet da 140 caratteri ed i contenuti del social network andavano ad occupare una posizione di privilegio tra le SERP, trainando così traffico e consegnando al contempo al motore un servizio utile ed interessante. L’arrivo di Google+ non è però casuale ed i piani che Google aveva con Twitter giungono così ai titoli di coda. E sebbene si tenti di farlo passare come un “arrivederci”, oggi la rottura sembra avere più le sembianze di un “addio”.

Semplicemente, l’accordo tra le parti aveva scadenza al 2 luglio ed a partire dal giorno successivo la ricerca in realtime è pertanto scomparsa: Google non ha più accesso ai contenuti di Twitter e Twitter non ha più accesso ad una posizione di privilegio tra le SERP di Google. Il motore sospende così temporaneamente la ricerca “realtime” (l’apposita pagina riporta oggi un errore 404), ma presto vi darà nuovamente corpo includendo però contenuti provenienti da Google+ e da altre fonti già identificate (Yahoo Answer, MySpace, Facebook Page, Quora, Gowalla, eccetera).

Al momento gli update di Twitter sembrano essere ancora presenti su Bing, lasciando così ipotizzare tempi differenti concordati tra il social network e Microsoft per la fine della collaborazione. Twitter da parte sua conferma tale ipotesi spiegando che, nonostante la fine della partnership con Google (per la quale si auspica comunque un ritorno di fiamma futuro), il lavoro continuerà con gruppi quali Microsoft, Yahoo, NTT Docomo, Yahoo Japan ed altri ancora. «E lavoreremo con Google in molti altri modi».

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