Google Play Music anche su auto e smartwatch

La nuova versione di Google Play Music (e forse anche YouTube Music Key) punta a conquistare gli utenti con l'integrazione in smartwatch e automobili.
La nuova versione di Google Play Music (e forse anche YouTube Music Key) punta a conquistare gli utenti con l'integrazione in smartwatch e automobili.

Un servizio che sappia estendersi senza soluzione di continuità anche ai dispositivi indossabili e all’automobile, abbastanza intelligente da riprodurre la musica giusta al momento giusto.

Sono le parole di Jamie Rosenberg, vicepresidente delle divisione Digital Content di Google, riportate sulle pagine di Reuters. Il riferimento è alle novità che il gruppo di Mountain View si appresta ad introdurre nella propria piattaforma premium dedicata all’ascolto dei brani in streaming, ovvero Google Play Music Unlimited.

Un obiettivo ambizioso quello di bigG, che desidera portare il servizio anche sugli smartwatch e a bordo delle automobili. Due ambiti che l’azienda conosce bene, come testimoniano la realizzazione del sistema operativo Android Wear e il prossimo lancio di Android Auto. Per quanto riguarda la tecnologia necessaria ad individuare le canzoni da riprodurre tornerà utile l’acquisizione di Songza portata a termine nei mesi scorsi. Il team ha infatti sviluppato un algoritmo in grado di suggerire agli utenti alcune playlist in base all’umore o all’attività svolta, così da fungere da tappeto sonoro ad esempio per una sessione di studio, durante l’attività fisica oppure quando si è alla ricerca di puro relax.

Resta ancora da capire come Google Play Music Unlimited andrà ad integrarsi con YouTube Music Key, altro servizio a pagamento per la riproduzione di video e brani sul quale l’azienda è al lavoro ormai da tempo. Di quest’ultimo si parla dallo scorso anno e, nel corso dell’estate, una fuga di informazioni ha permesso di conoscerne nome e funzionalità (alcuni screenshot sono raccolti nella galleria allegata di seguito). Una cosa è certa: il motore di ricerca ha tutte le intenzioni di diventare un protagonista di primaria importanza nel settore dello streaming musicale, colmando almeno in parte il gap che oggi lo separa dal leader del mercato Spotify.

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