Google Station, hotspot WiFi pubblici nel mondo

Connettività WiFi attraverso hotspot aperti al pubblico, in tutto il mondo: è questo l'ambizioso obiettivo dell'iniziativa Station annunciata da Google.
Connettività WiFi attraverso hotspot aperti al pubblico, in tutto il mondo: è questo l'ambizioso obiettivo dell'iniziativa Station annunciata da Google.

Esattamente un anno fa il gruppo di Mountain View ha messo in campo un’iniziativa finalizzata a rendere disponibile, gratuitamente, una connessione WiFi nelle principali stazioni dell’India. Un progetto fortemente voluto e sponsorizzato dal CEO Sundar Pichai, realizzato in collaborazione con l’operatore locale RailTel e con la compagnia Indian Railways. Oggi, invece, nasce Google Station.

Google Station

Può essere intesa come l’evoluzione dell’idea, che mira a replicare lo stesso modello altrove, anche al di fuori dei confini indiani, a livello globale. Attraverso le pagine del sito ufficiale le realtà interessate possono già proporre la propria candidatura. L’appello di bigG è rivolto non solo alle stazioni ferroviarie, ma anche ad attività di ristorazione, ai centri commerciali e così via. Gli hotspot potranno essere messi a disposizione dell’utenza in forma gratuita oppure diventare una fonte di guadagno attraverso la diffusione di inserzioni pubblicitarie o stabilendo un prezzo per il servizio di connettività.

Abbiamo collaborato con RailTel e Indian Railways per offrire il WiFi nelle stazioni ferroviarie di tutta l’India. Presto porteremo Google Station in altre location del paese e in giro per il mondo.

In soli dodici mesi, il programma di Google è arrivato a interessare 52 stazioni in tutta l’India, con network ai quali accedono oltre 3,5 milioni di utenti ogni mese. Secondo Caesar Sengupta di bigG, migliaia di persone ne hanno approfittato per effettuare la loro prima connessione a Internet.

Si tratta dunque di una delle iniziative messe in campo dal gruppo per combattere la piaga del digital divide che ancora affligge molte zone del pianeta, soprattutto nei paesi emergenti e lontano dalle grandi città. Nella stessa visione si inseriscono progetti sperimentali come Loon o SkyBender, che promettono di fornire l’accesso al Web dal cielo, inviando a terra il segnale utilizzando rispettivamente palloni aerostatici e droni.

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