Green Pass, addio a maggio: ecco tutte le novità del nuovo DPCM

Dal Green pass allo scioglimento del Cts, fino alla fine dell'Italia suddivisa "a colori", ecco tutte le novità del nuovo DPCM.
Dal Green pass allo scioglimento del Cts, fino alla fine dell'Italia suddivisa "a colori", ecco tutte le novità del nuovo DPCM.

Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto che servirà ad allentare quasi del tutto le misure anti-Covid. Tante le novità previste,  dall’addio al super Green pass – e quindi all’obbligo vaccinale – per gli over 50 sul posto di lavoro, alle quarantene solo per i positivi, all’addio al Cts fino alla fine dell’Italia suddivisa “a colori”. Ma procediamo con ordine.

Nuovo decreto, addio Green pass e Italia “arcobaleno”

Dopo il 31 marzo non si finirà più in quarantena per un contatto con un positivo, non solo per i vaccinati, ma anche per coloro che non hanno ricevuto neppure una dose. A finire in isolamento saranno i contagiati. Questo significa ad esempio che nelle scuole non ci sarà più la didattica a distanza, ma si tornerà a farla sempre in presenza a prescindere da quanti sono gli studenti a casa perché contagiati.

Dopo il 31 marzo torna al 100% la capienza negli stadi e in tutti gli impianti, e per entrare basterà il green pass base. Obbligatoria invece la mascherina FFP2  sia al chiuso, sia all’aperto fino al 30 aprile. Dove si fa sport all’aperto servirà il green pass rafforzato solo per docce e spogliatoi, mentre in palestra anche quando ci si allena.

Dal primo aprile cessa infine anche la suddivisione dell’Italia a colori. Questo significa che potremo finalmente dire addio alle zone bianche, gialle, arancioni e rosse. I pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva sono 473 in tutta Italia, mentre sono 8.397 i posti letto occupati nei reparti ordinari. Dunque per il Governo non è più il caso di mantenere questo elemento.

vaccino covid toscana

Mascherine fino al 30 aprile

Le mascherine, che ricordiamo non sono più obbligatorie all’aperto dallo scorso 10 febbraio se non in caso di rischi di assembramento, come accennato in precedenza, restano obbligatorie al chiuso anche su aerei, navi e traghetti, treni, autobus, scuolabus, funivie e cabinovie, teatri, cinema e luoghi dove si svolgono eventi sportivi per quanto riguarda le FFP2. Per tutti gli altri luoghi al chiuso basterà la mascherina chirurgica, anche in discoteca, tranne quando si scende in pista a ballare.

Novità anche per coloro che non si sono vaccinati: annullata la sospensione da lavoro e niente più super green pass per gli over 50. Per loro fino al 30 aprile sarà sufficiente il certificato verde base, che si ottiene anche con un tampone.

Dopo il 30 aprile, non occorrerà più nemmeno quello, visto che tali misure rimarranno solo “per il personale sanitario, i lavoratori delle strutture ospedaliere e i lavoratori delle Rsa che hanno a che fare con le fragilità. In questo caso c’è un prolungamento dell’obbligo fino al 31 dicembre e le norme restano quelle che sono oggi”.

Dulcis in fundo, il Green pass: dal primo aprile stop al super green pass per i turisti stranieri per poter consumare nei ristoranti al chiuso (per gli italiani varrà dal 30 aprile, ma non servirà se ci si trova in alberghi o strutture ricettive), e al certificato verde normale per salire sui mezzi pubblici locali, dagli autobus alle metropolitane.

Il certificato base, che si ottiene anche col tampone, resterà obbligatorio in tutti questi ambiti, come mense e catering, concorsi pubblici, corsi di formazione pubblici e privati, colloqui in carcere con i detenuti, eventi sportivi all’aperto e accesso nelle scuole, aerei, navi e traghetti, treni, autobus che collegano più di due regioni. Fino a fine aprile sarà necessario il super green pass anche per partecipare a convegni e congressi, centri culturali, sociali e ricreativi. Dal primo primo maggio, addio anche al Green pass.

 

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