Il Twitter di Elon Musk prende forma: via il ban di Trump e rispetto regole UE

Il fondatore di Tesla e SpaceX assicura che Twitter rispetterà il Digital Services Act ma anche la libertà di parola di tutti.
Il fondatore di Tesla e SpaceX assicura che Twitter rispetterà il Digital Services Act ma anche la libertà di parola di tutti.

Elon Musk era stato chiaro fin dall’inizio: il “suo” social ideale” è quello dove vige il rispetto delle regole, ma dove non esiste censura preventiva in base alla proprie idee, simpatie o altri elementi. Un luogo libero, dove viene rispettato il principio di libertà di parola e quindi i fondamenti stessi della vita democratica. E ora che ha messo le mani su Twitter, il magnate conta di trasformarlo in un luogo virtuale così.

Nel Twitter di Elon Musk spazio a Donald Trump

Il fondatore di Tesla e SpaceX ne ha abbastanza di quello che percepisce come un'”oppressivo regime di sorveglianza” che aleggia su diversi siti. Una cosa gravissima, soprattutto in contesti come le piattaforme social che per sua natura dovrebbero essere liberali, nate per far dialogare le persone come in una piazza pubblica. Senza interferire per oscurare interventi relativi ai più disparati argomenti quando questi non sarebbero allineati al pensiero mainstream.

Perché questo porta a impedire la discussione, il confronto, e a favorire un unico pensiero. Che poi è quello che purtroppo vediamo anche noi quotidianamente sui media nazionali, dove si tende a censurare tutto ciò che non è allineato a un certo modo di pensare.

Anche per queste ragioni Elon Musk ha deciso di consentire all’ex Presidente americano Donald Trump di poter rientrare su Twitter, togliendogli il ban. Perché bannare è il fallimento nel promuovere una sana conversazione, limita la possibilità di chiarimento, e crea pericolosi precedenti sul potere che un individuo o un’azienda ha su una parte della conversazione pubblica globale.

Aspetto che anche oggi vediamo a proposito della guerra in Ucraina, dove tutti praticamente censurano ogni cosa che proviene dalla Russia, impedendo un confronto libero e un’informazione corretta e a 360° rispetto a quella unidirezionale che invece si è creata. Ovviamente libertà sì, ma a patto che vengano rispettate alcune regole basilari, ovverosia educazione, rispetto degli interlocutori e veridicità delle notizie riportate, oltre a quelle dell’UE relative alla privacy e alla raccolta dati dei cittadini europei.

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