Linus Torvalds, le patch di Intel sono spazzatura

Linus Torvalds, il papà di Linux, si scaglia contro Intel su come il produttore di processori starebbe gestendo le vulnerabilità di Spectre e Meltdown.
Linus Torvalds, il papà di Linux, si scaglia contro Intel su come il produttore di processori starebbe gestendo le vulnerabilità di Spectre e Meltdown.

Linus Torvalds all’attacco di Intel sulla questione delle patch relative a Spectre e Meltdown. L’inventore di Linux non è mai stato famoso per la sua diplomazia ma questa volta ha lanciato un durissimo attacco al produttore di processori. All’interno di un messaggio sulla mailing list del Kernel Linux, Linus Torvalds ha espresso tutto il suo disappunto su come Intel sta gestendo gli aggiornamenti delle vulnerabilità ed in particolare la patch relativa a Spectre.

Torvalds ha sottolineato che Intel starebbe facendo cose irragionevoli e che non hanno senso. Il papà di Linux è arrivato nell’affermare addirittura che le patch sarebbero “spazzatura“. Il cuore del problema, secondo Torvalds, sarebbe l’approccio di Intel al problema. Per il papà di Linux, il produttore di processori non starebbe gestendo nella maniera giusta il problema. Invece di trovare una soluzione definitiva al problema, Intel avrebbe preferito optare per un più semplice flag di protezione che può essere attivato via software ma che nessuno probabilmente attiverà perchè comporterebbe perdite importanti di prestazioni.

Linus Torvalds polemizza anche sul fatto che Intel avrebbe dovuto adottare, piuttosto, la soluzione Retpoline utilizzata da Google e resa poi open source e che comporta un calo modesto delle prestazioni.

Intel ha prontamente replicato alle accuse di Linus Torvalds affermando di prendere sul serio tutti i suggerimenti dei suoi partner e di stare lavorando attivamente con tutta la comunità di Linux, Linus Torvalds incluso.

Tuttavia, le accuse del papà di Linux arrivano anche a seguito di una gestione tutto fuorché esemplare da parte di Intel sulle vulnerabilità di Spectre e Meltdown.

Poco dopo la diffusione pubblica dell’esistenza di queste vulerabilità, Intel aveva promesso che avrebbe messo al riparo il 90% dei suoi processori più recenti in breve tempo. Queste patch correttive, però, si sono rivelate piene di bug tanto da causare riavii inaspettati su molti PC. Proprio nelle ultime ore, Intel ha chiesto ai suoi partner di non distribuire più queste patch in attesa del rilascio di ulteriori correttivi.

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