Mai dire "addio"...

Abbiamo mandato troppo presto in pensione il telefono, abbiamo salutato troppo presto la radio, abbiamo seppellito troppo presto la televisione, ed ora ci troviamo ad avere in casa ancora tutti e tre. Per questo motivo, ma anche per altre ragioni ulteriori, sarebbe opportuno evitare di dire addio al telecomando e al mouse: Minority Report è davvero la soluzione a tutti i nostri problemi?

Ci si immagini in una sera piovosa e fredda. Il caldo di una coperta, la comodità di un divano, il tepore della compagnia, il ristoro di un cuscino. Quanti sono davvero disposti a mettersi ad agirare le mani davanti ad una televisione per cambiare canale, scorrere le scene di un film o alzare il volume? Per estensione: quanti sono pronti a far scorrere le cartelle danzando davanti ad uno schermo in vetro agitando le mani, soprattutto se c’è la perenne possibilità di dover usare gli stessi strumenti con un braccio steccato o una distorsione ad una caviglia?

La fantascienza è, per definizione, affascinante. E contiene al proprio interno un fondo di verità dettato dal seme della fantasia (che è lo stesso della creatività). L’ergonomia e l’esperienza, però, dicono che il grande successo del telecomando e del mouse è dato dall’enorme vantaggio arrecato: grandissimo risultato con il minimo sforzo.

Prima di salutare telecomando e mouse, insomma, dobbiamo inventare uno strumento che ci permetta di ottenere i medesimi effetti a parità di “fatica” (mentale o fisica che sia). E trovare uno strumento che permetta di ottenere l’effetto di un click facendo meno fatica di un “click” non sarà cosa rapida né semplice. Le ricerche sono in fermento e la volontà di superare le vecchie barriere è il primo passo verso una nuova dimensione. Ma il touchscreen non è la soluzione a tutti i mali. Così come non lo sarà Project Natal. Forse, però, sono questi i passi necessari per arrivare al giorno in cui, tranquillamente, potremo dire il fatidico vero “addio”.

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