Microsoft promuove il valore dell'Accessibilità

Microsoft annuncia la nuova iniziativa Ambizione Italia per l’Inclusione e l’Accessibilità che punta a promuovere la Diversità in Italia.
Microsoft annuncia la nuova iniziativa Ambizione Italia per l’Inclusione e l’Accessibilità che punta a promuovere la Diversità in Italia.

Microsoft ha annunciato il nuovo progetto “Ambizione Italia per l’Inclusione e l’Accessibilità” che punta a promuovere i valori della Diversità in Italia attraverso il digitale, affinché nessuno venga lasciato indietro. Più nello specifico, questa iniziativa dalla casa di Redmond si traduce in un’alleanza strategica con aziende, istituzioni e associazioni per sviluppare insieme nuove progettualità a supporto dell’Accessibilità e dell’Inclusione nella vita quotidiana e in azienda, facendo leva sulle nuove tecnologie come Intelligenza Artificiale e Cloud Computing.

Tra le prime realtà che hanno aderito all’alleanza e che si impegnano a mettere a fattor comune competenze e esperienze per programmare e realizzare insieme a Microsoft iniziative per aiutare le persone con disabilità si menzionano: Ability Garden, Amplifon, ANSA, Barilla, EY, Fondazione Accenture, Fondazione Adecco, Fondazione Vodafone, Fondazione Mondo Digitale, Gruppo Generali, Jointly – Il welfare condiviso, Kulta-Cervelli Ribelli, LinkedIn, UniCredit, Techsoup, Valore D e Wunderman Thompson.

Il nuovo progetto di Microsoft, Ambizione Italia per l’Inclusione e l’Accessibilità, si fonda in particolare sullo sviluppo di progetti che fanno leva sulle recenti tecnologie, come Intelligenza Artificiale e Cloud Computing per aiutare le persone nelle comuni operazioni quotidiane e per offrire loro la possibilità di esprimere al meglio il proprio potenziale anche nella vita professionale.

L’iniziativa prevede nei prossimi mesi l’opportunità per tutti gli attori coinvolti di partecipare a sessioni formative, hackathon, incontri e condivisioni di best practice, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di progetti per l’inclusione e per la riduzione delle barriere in alcuni ambiti specifici: prodotti e servizi, mondo dell’educazione e mondo del lavoro.

Questo nuovo progetto della casa di Redmond in Italia fa parte di Ambizione Italia, progetto più ampio di formazione, aggiornamento e riqualificazione delle competenze in chiave digitale, avviato a settembre 2018, con il quale Microsoft ha già formato 500.000 persone e che si propone di coinvolgere entro la fine del 2020 oltre 2 milioni di giovani, studenti, NEET e professionisti in tutta Italia, con l’obiettivo di contribuire all’occupazione e alla crescita dell’Italia, riducendo il fenomeno dello skills mismatch ovvero il divario tra le competenze richieste dal mercato del lavoro e quelle realmente disponibili.

Barbara Cominelli, Direttore Marketing & Operations di Microsoft Italia:

In Italia attualmente ci sono oltre 3 milioni di persone con disabilità, numero che cresce in modo esponenziale se consideriamo anche le disabilità nascoste o momentanee. Ognuno di noi, in un certo momento della propria vita, si trova ad affrontare questo tipo di sfida, che sia una disabilità temporanea perché ci si è fratturati una gamba in un incidente o situazionale perché devo necessariamente rispondere a una mail e non ho entrambe le mani libere. Inoltre, solo poco più del 30% dei disabili tra i 15 e i 64 anni ha un’occupazione. Un dato allarmante, sintomatico della difficoltà per queste categorie a integrarsi pienamente nella società odierna. Le nuove tecnologie possono offrire straordinarie opportunità alle persone con disabilità: l’AI in particolare può aiutare ad essere più connessi con gli altri, attraverso strumenti che agevolano la lettura, l’ascolto e la scrittura, potenziando così le capacità umane e contribuendo ad acquisire nuove competenze. In Microsoft, per esempio, lavoriamo da sempre a rendere i nostri prodotti e servizi “accessibili by design”, ovvero pensati per essere utilizzati da tutti già nella fase della loro progettazione. Questo ci consente di dare un contributo importante alle persone che in questo modo possono vivere e lavorare come tutti. Non vogliamo affrontare questa sfida da soli. È proprio per questa ragione che abbiamo dato vita a un’alleanza dove mi auguro si aggiungano presto numerose realtà private e pubbliche. Insieme, grazie al digitale, possiamo rendere il nostro Paese più inclusivo e costruire un futuro migliore per tutti.

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