Microsoft contesta 24 brevetti Avistar

Microsoft ha richiesto ad Avistar Communications la riesamina di 24 dei suoi 26 brevetti, già oggetto di contenzioso sei mesi or sono. Se l'USPTO considererà valida la richiesta, la procedura richiederà dai sei mesi ai due anni
Microsoft ha richiesto ad Avistar Communications la riesamina di 24 dei suoi 26 brevetti, già oggetto di contenzioso sei mesi or sono. Se l'USPTO considererà valida la richiesta, la procedura richiederà dai sei mesi ai due anni

Avistar Communications Corp, compagnia dedita alla realizzazione di apparecchiature per le videoconferenze, ha dichiarato di aver ricevuto da parte di Microsoft la richiesta di riesaminare 24 dei suoi 26 brevetti U.S. La richiesta arriva dopo sei mesi di infruttuose discussioni e patteggiamenti tra le sue società.

Secondo quanto spiegato direttamente da Avistar, quattro dei 24 brevetti in questione sono già stati respinti da parte dell’United States Patent and Trademark Office (USPTO) nel corso della procedura. La riesamina dei brevetti richiederebbe dai 6 mesi ai due anni per essere completata.

La società confida in un “ripensamento” da parte di Microsoft alla luce delle discussioni avvenute nel corso degli ultimi sei mesi: «siamo francamente alquanto sorpresi della azione di Microsoft alla luce delle lunghe discussioni avute con loro», ha dichiarato il chief executive di Avistar Simon Moss. «Avistar sta andando verso una significativa trasformazione a livello organizzativo, tecnologico, finanziario e culturale. Ciò potrebbe essere stato interpretato da Microsoft come un segnale di debolezza».

L’USPTO ha ora due mesi di tempo per stabilire se considerare valide le richieste che giungono da Redmond e richiedere così una riesamina formale dei brevetti. Paul Carmichael, colui che rappresenta Avistar come consulente, confida che l’USPTO giudicherà tali contestazioni prive di fondamenta, dichiarando: «il portfolio dei brevetti di Avistar è stato contestato in due significative controversie senza sortire alcun effetto».

Microsoft non si è resa per il momento disponibile a fornire alcun tipo di commento sulla vicenda.

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