Microsoft, i cavalli di razza non tradiscono

Microsoft ha pubblicato dati trimestrali che confermano la solidità del gruppo, ma Wall Street guarda con interesse soprattutto al futuro prossimo
Microsoft ha pubblicato dati trimestrali che confermano la solidità del gruppo, ma Wall Street guarda con interesse soprattutto al futuro prossimo

16,20 miliardi di entrate, in aumento del 25% rispetto all’anno passato; introito netto pari a 5,41 miliardi, in aumento del 51% rispetto al medesimo trimestre del 2009. Con questi numeri Microsoft risponde alle continue critiche che vorrebbero il gruppo in difficoltà crescente in mezzo al tiro incrociato di Cupertino e Mountain View, dimostrando ancora una volta una costante solidità finanziaria e mettendo a segno un trimestre accolto positivamente da Wall Street.

Peter Klein, chief financial officer, riassume in quattro elementi i punti di forza dell’ultima trimestrale diramata. Il primo è relativo ad Office 2010, le cui entrate determinano un +15% nel primo trimestre completo sul mercato. Il secondo è relativo all’area Windows, definita ancora una volta «in salute». Il terzo è in area Xbox 360, la cui crescita è pari al 38% ed il cui mercato sarà presto rigonfiato anche dal prossimo arrivo Kinect. L’ultimo è relativo a Bing, secondo Microsoft in continua crescita e forte di una integrazione sempre più completa con Yahoo.

Le azioni del gruppo crescono nel mercato after-hour di oltre 3 punti percentuali: la reazione riflette tanto la bontà dei dati diramati (sostanzialmente in linea con le attese degli analisti), quanto le prospettive confermate per l’intero anno fiscale. Soddisfazione senza esaltazione, quindi, per un pacchetto azionario che si conferma solido e stabile senza però riuscire ancora a brillare quanto la concorrenza è riuscita a fare negli ultimi anni.

Nel dettaglio, l’aumento degli introiti è avvenuto in ogni singolo ambito d’attività del gruppo, con l’area Windows e Windows Live a brillare: l’avvicendamento tra Windows Vista e Windows 7 inizia insomma a restituire i primi frutti (anche e soprattutto grazie al ritorno agli investimenti da parte del settore enterprise, mentre il consumer sembra vacillare tra ipotesi di risparmio ed investimenti dirottati sui tablet) ripristinando un flusso d’entrate prima dimenticato in seguito al flop del precedente sistema operativo. Non a caso, probabilmente, Ballmer considera rischioso e cruciale l’investimento in Windows 8: confermare la bontà di Windows 7 non sarà più sufficiente ed il gruppo dovrà essere in grado di offrire davvero alla propria utenza quel valore che l’acquirente cerca nel marchio e nei prodotti di una azienda che ha dominato il computing dell’ultimo trentennio.

  • Windows & Windows Live Division: +66,15%
  • Server and Tools: +11,52%
  • Online Services Division: +8,21%
  • Microsoft Business Division: +13,56%
  • Entertainment and Devices Division: +27,12%

L’aspetto negativo della trimestrale è nel fatto che a tirare il carro sono ancora solo e soltanto i vecchi cavalli di razza del gruppo: Windows e Office. L’aspetto positivo è nel fatto che le nuove entrate ancora devono lasciare il segno e stanno disseminando tutti buone impressioni: Bing ha di fronte a sé molta strada ancora da fare, Windows Phone 7 è appena arrivato sul mercato, Office muoverà soltanto nei prossimi mesi i primi veri passi online e Kinect è la grande promessa per il prossimo Natale.

In equilibrio tra passato e futuro, il momento sembra esattamente quello descritto da Ray Ozzie nel proprio memoriale di commiato:

È l’alba di un nuovo giorno – il sole è ormai sorto su un nuovo mondo di servizi continuativi e di device sempre connessi. Ed ora, così come Microsoft ha fatto con successo nel corso della propria storia, tracciamo questo obiettivo quinquennale ancora una volta senza paura

Il che è esattamente questo quel che si attende Wall Street.

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