Microsoft Live Mesh: un altro passo verso il cloud computing

Microsoft Live Mesh: un altro passo verso il cloud computing

Ha fatto molto scalpore la presentazione di MobileME da parte di Apple, un servizio web che, perfettamente integrato con PC, Mac e iPhone, consente la sincronizzazione trasparente di tutti i propri dispositivi e rende accessibili da qualsiasi browser web i propri contenuti.

Anche Microsoft sta da tempo lavorando ad una soluzione analoga, recentemente mostrata a blogger e giornalisti durante un evento tenutosi a Milano. Mi riferisco a Live Mesh, da oggi in beta pubblica (può accedervi chiunque abbia un Windows Live ID), che integra una serie di servizi molto interessanti (la descrizione in un antecedente speciale su Webnews).

Funzione principale di Live Mesh è sincronizzare tutti i dispositivi dell?utente, sia PC che Windows Mobile (e presto anche Mac), in modo che questi si ritrovi i propri dati aggiornati e “pronti all’uso” indipendentemente dal dispositivo che sta usando in quel momento.

A queste funzioni si aggiunge l’interessante Live Desktop che, similmente a quanto accade in Apple con Back to my Mac, consente di accedere da remoto ad un’altra macchina Windows, prenderne il controllo e, se necessario, scambiare files. Soluzione molto comoda se, ad esempio, arrivati a casa ci si accorge di aver dimenticato sul desktop del PC in ufficio un file sul quale vogliamo lavorare.

Mesh mette inoltre a disposizione degli utenti anche 5GB di spazio per salvare copie sincronizzate di alcuni documenti ed, eventualmente, condividerle con altre persone.

Microsoft con Mesh sta quindi esplorando il mondo del cloud computing, anche se lo storage online e le velocità di connessione attuali difficilmente fanno pensare di avere, a breve, un sistema in cui tutti i nostri dati sono “on the cloud”, accessibili di volta in volta da ogni dispositivo. Siamo piuttosto in una fase di transizione, in cui solo alcuni dati vanno online mentre “il grosso” resta sulle macchine fisiche, comunque a nostra disposizione anche in mobilità, a patto di tenere acceso il PC.

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