Microsoft nel mirino dell'antitrust in Russia

L'agenzia per la libera concorrenza sul mercato in Russia ha avviato una serie di indagini per verificare l'eventuale violazione delle leggi antitrust da parte di Microsoft. Nel mirino dell'istituzione rientrano le politiche commerciali legate agli OS
L'agenzia per la libera concorrenza sul mercato in Russia ha avviato una serie di indagini per verificare l'eventuale violazione delle leggi antitrust da parte di Microsoft. Nel mirino dell'istituzione rientrano le politiche commerciali legate agli OS

Dall’Europa occidentale i problemi legati alle leggi antitrust per Microsoft si spostano a oriente raggiungendo la Russia. Stando alle prime informazioni, l’agenzia per la libera concorrenza di Mosca avrebbe avviato una serie di indagini per verificare la condotta del colosso dell’informatica in merito alla recente decisione di ridurre progressivamente le consegne del sistema operativo Windows XP. Secondo le autorità russe, tale politica non sarebbe in linea con l’effettivo livello di richieste ancora molto alto per il datato sistema operativo.

«Le analisi di mercato sui diversi sistemi operativi dimostrano che la migrazione verso il nuovo Windows Vista sta avvenendo mentre prosegue la domanda per il precedente sistema operativo, Windows XP. La richiesta delle versioni separate o preinstallate di Windows XP è confermata anche dai rivenditori e dal numero di ordini effettuati dal governo» ha comunicato all’agenzia di stampa Reuters un portavoce dell’agenzia deputata a dirimere le questioni legate alla libera concorrenza sul mercato in Russia. Un rilievo circostanziato, che chiama ancora una volta in causa Microsoft sul fronte delle leggi antitrust e sul problema della migrazione verso i nuovi sistemi operativi. Sul tavolo ci sarebbero anche le politiche adottate dalla società sui prezzi per il downgrade da Windows Vista a Windows XP.

La divisione di Mosca della società ha da poco preso atto delle prime dichiarazioni fornite dalle autorità antitrust, pur confermando di non aver ricevuto ancora alcuna comunicazione ufficiale sulla delicata questione. «Abbiamo sempre risposto all’agenzia per il controllo sui regimi di monopolio e intendiamo continuare con questa abitudine anche in futuro» ha dichiarato Marina Levina, portavoce di Microsoft in Russia senza aggiungere altri dettagli sulla vicenda.

Terminati i primi accertamenti, le autorità russe dovrebbero decidere il prossimo 24 luglio se avviare o meno una procedura nei confronti della società di Redmond. L’eventuale iniziativa legale sarà diversa dalle altre cause antitrust avviate negli ultimi anni da Unione Europea e Stati Uniti, sfociate in alcuni casi in multe da diverse centinaia di milioni di Euro. Per le autorità russe non sarà comunque semplice dimostrare che le politiche di vendita di Microsoft di un suo sistema operativo ormai datato, e da tempo sostituito da Windows Vista e tra poco da Windows 7, violino senza alcuna ombra di dubbio le leggi antitrust della Russia.

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