Microsoft sfida SalesForce ed Oracle nella nuvola

Microsoft ha indetto una nuova campagna pubblicitaria con la quale intende sfidare SaleForce, Oracle e SAP nel cloud aziendale.
Microsoft ha indetto una nuova campagna pubblicitaria con la quale intende sfidare SaleForce, Oracle e SAP nel cloud aziendale.

Il cloud è ancora agli albori, ma le premesse lasciano intuire un’accesa guerra per la conquista di un settore ancora da esplorare nei prossimi anni. L’ultima dichiarazione di guerra giunge da Redmond, ove Microsoft ha annunciato una nuova campagna pubblicitaria per sponsorizzare il proprio servizio Dynamics CRM, destinato alle aziende che intendano usufruire di un tool online per la gestione delle relazioni con i propri clienti. Obiettivo della campagna è quello di rendere Dynamics CRM maggiormente appetibile rispetto alle soluzioni proposte dalla concorrenza, SalesForce in primis.

Per attrarre nuovi clienti Microsoft ha dunque pensato di concedere 150 dollari per ogni utente registrato a tutte le aziende che decideranno di abbandonare SalesForce, SAP ed Oracle in favore del proprio servizio CRM. Tale possibilità verrà concessa esclusivamente alle aziende statunitensi e canadesi, con alcuni paletti riguardanti il numero di utenti che ciascuna potrà registrare (minimo 50 utenti, massimo 500 per azienda). Il pagamento verrà effettuato in denaro contante e rappresenterà di fatto un importante motivo per scegliere Microsoft piuttosto che altri gruppi.

Brad Anderson, vice presidente della divisione per la gestione della sicurezza in Microsoft, ha inoltre evidenziato come una soluzione basata sul cloud quale quella offerta dal gruppo guidato da Steve Ballmer sia sensibilmente più economica e conveniente rispetto a quelle presentate da altre società, basate sull’utilizzo della virtualizzazione e dunque profondamente diverse nell’approccio rispetto a quanto garantito dall’azienda di Redmond. Che si tratti di una nuvola pubblica oppure privata, dunque, Microsoft intende spingere su due fattori fondamentali: quello economico, centro gravitazionale di ogni scelta aziendale, e quello funzionale, sottolineando come un servizio cloud permetta ad una società di liberarsi del fardello legato alla gestione delle risorse hardware necessarie ad allestire l’infrastruttura.

Il mondo del cloud computing continua dunque giorno dopo giorno ad arricchirsi di nuove soluzioni, con numerosi gruppi pronti a sfidarsi a colpi di offerte e nuove tecnologie basate sulla nuvola destinate tanto all’utenza domestica quanto a quella aziendale. Le previsioni, del resto, mostrano chiaramente come tale settore risulti piuttosto invitante agli occhi delle aziende attive nel campo informatico: secondo alcune stime, infatti, il volume d’affari nel 2011 dovrebbe assestarsi sui 40 miliardi di dollari, mentre entro il 2020 potrebbe raggiungere cifre vicine ai 240 miliardi.

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