Microsoft SoapBox senza veli

Primo test completo sul servizio SoapBox durante la fase di beta test. Microsoft dimostra di aver puntato molto sull'interfaccia, sulla velocità e sulla semplicità d'uso: SoapBox appare in questi termini superiore tanto a YouTube quanto a Google Video
Primo test completo sul servizio SoapBox durante la fase di beta test. Microsoft dimostra di aver puntato molto sull'interfaccia, sulla velocità e sulla semplicità d'uso: SoapBox appare in questi termini superiore tanto a YouTube quanto a Google Video

Il servizio SoapBox è al momento in beta release e l’accesso alla prova è concesso solo agli utenti invitati: HTML.it ha ottenuto la gentile concessione, è dunque ora possibile mettere alla prova il servizio che più di ogni altro ha stemperato dubbi sul miliardo e mezzo di dollari che Google ha versato per far proprio YouTube. A scanso di dubbi, il test è stato portato a compimento con Firefox 1.5 per testare innanzitutto la piena compatibilità anche con browser diversi dal solo Internet Explorer.

Ciò che balza immediatamente all’occhio è l’organizzazione dell’interfaccia, radicalmente differente sia da YouTube che da Google Video: sulla sinistra vi sono le varie opzioni relative alla propria navigazione sul sito con tanto di ricerca di nuovi video, ricerca per categorie, upload, gestione e personalizzazione del proprio SoapBox, guida all’uso. La colonna di destra è invece utile soprattutto alla visualizzazione dei video: schermata di riproduzione in alto a destra (il video è comunque apribile a schermo pieno) e specifiche del file nel riquadro basso (opzioni di condivisione, commenti, tag e dettagli).

Interfaccia SoapBox

Interfaccia SoapBox

I video possono essere navigati secondo varie opzioni, rendendo più vario (il confronto è sempre e comunque relativo alla concorrenza YouTube/Google Video) il percorso di esplorazione dei filmati. Disponibile la sequela di preview in base alla data di immissione, al numero delle visualizzazioni, al numero dei commenti, al voto dell’utenza, ai tag adoperati. Un feed RSS è inoltre disponibile per consultare il sito in maniera ancora alternativa.

È immediata la sensazione di una grande agilità del servizio: il caricamento delle pagine con le varie preview (9 alla volta) è estremamente rapido così come veloce è la navigazione tra le varie sezioni. Di buona funzionalità anche il player per la riproduzione (una volta cliccato “play” è peraltro possibile continuare la ricerca dei video senza dover interrompere il filmato), con solo un bug ad infastidirne ancora la funzionalità: un riquadro che avverte del caricamento in corso permane su taluni video impedendone la visione immediata pur ascoltandone l’audio e vedendo progredire le immagini (problema risolto alla seconda visualizzazione, ma occorre attendere). Un click su “report” permette di segnalare problemi relativi al video on un link in particolare in evidenza: “report a violation of your copyright only” (vale a dire: per il copyright altrui ci pensiamo noi).

Riproduzione e ricerca in SoapBox

Riproduzione e ricerca in SoapBox

L’upload dei video può avvenire nei seguenti formati: AVI, ASF, WMV, MOV, MPEG 1/2/4, 3GP, 3G2, SWF, DV. La grandezza massima consentita dei singoli file è di 100Mb e, una volta avviato l’upload, si può continuare tranquillamente ad usare il servizio senza dover forzatamente attendere la fine del trasferimento del file. Ogni video può essere regolarmente commentato, votato, inserito tra i propri preferiti o arricchito con nuovi tag che lo vanno ad inserire in un contesto di folksonomy in cui è la comunità degli utenti SoapBox a definire la tassonomia dinamica dei contenuti disponibili.

Ancora non è dato a sapersi ciò che Microsoft intende fare a livello commerciale con SoapBox, ma quel che emerge dalla licenza d’uso del servizio è che la monetizzazione è cosa prevista sia in entrata che in uscita: la licenza già dettaglia i parametri di quelli che saranno i servizi a pagamento e predispone altresì un apposito capitolo 7.11 dal titolo “Payments to You”. Nulla di più preciso è specificato, ma in una differente sezione l’utente autorizza esplicitamente Microsoft ad adoperare i filmati anche in altre sezioni del proprio network (i pagamenti potrebbero dunque derivare tanto da un utilizzo Microsoft dietro retribuzione sul modello Current Tv, quanto da una diretta messa in vendita dei video sul modello Google Video).

Le impressioni iniziali su SoapBox sono estremamente positive. Il feeling che l’utenza ha con YouTube faticherà ad incrinarsi, ma il servizio è con tutta evidenza ben ideato e soprattutto a livello di uso ed interfaccia grafica SoapBox dimostra fin da subito di aver raggiunto una buona qualità trovando soluzioni efficienti in grado di facilitare e velocizzare l’esperienza di ricerca e visualizzazione dei filmati. Il servizio nasconde altre funzioni ed un apposito blog ne sta sviscerando i primi segreti. Per accedere alla prova occorre iscriversi al beta test ed attendere che una nuova ondata di inviti venga rilasciata da Redmond.

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