Oscar 2017, trionfano anche Amazon e Netflix

Lo streaming sbarca agli Oscar 2017 e conquista ben quattro statuette: pioggia di riconoscimenti per Amazon Prime Video e per il rivale Netflix.
Lo streaming sbarca agli Oscar 2017 e conquista ben quattro statuette: pioggia di riconoscimenti per Amazon Prime Video e per il rivale Netflix.

Questa edizione degli Academy Awards passerà certamente alla storia. E non solo per la gaffe nell’assegnazione dell’Oscar per il Miglior Film, con un insolito misunderstanding tra “La La Land” e “Moonlight”, ma anche e soprattutto per i primi riconoscimenti ufficiali alle piattaforme di streaming. Amazon Prime Video e Netflix, i due più popolari servizi online a livello mondiale, si aggiudicano infatti quattro statuette complessive. Un ulteriore trionfo per l’universo dello streaming, dopo i Golden Globe e i BAFTA.

Le previsioni della vigilia non sono state disattese, sebbene Amazon Prime Video e Netflix abbiano trionfato in categorie, e in alcuni casi con lungometraggi, diversi rispetto a quanto inizialmente ipotizzato dai bookmaker. “Manchester by the Sea”, l’acclamata produzione britannica di cui Amazon ha acquisito i diritti di distribuzione, ha infatti conquistato l’Oscar per Miglior Attore e Migliore Sceneggiatura Originale. Il colosso ha inoltre ottenuto una terza e importante statuetta: quella per “Il Cliente”, produzione iraniana di cui Amazon ha acquisito i diritti di distribuzione negli Stati Uniti e in Canada.

Un solo Oscar per Netflix, con il trionfo di “The White Helmets” per la categoria Miglior Cortometraggio Documentario. Un’occasione persa quella per “13th”, favorito dai bookmaker come Miglior Documentario e invece battuto da “O.J.: Made in America”. In ogni caso, si tratta comunque di un traguardo importante per il leader dello streaming, considerato come tenda a concentrarsi sulle serie TV, quindi non comprese nelle premiazioni dell’Academy, rispetto alle produzioni cinematografiche.

Dopo i successi raggiunti ai Golden Globe e ai BAFTA, anche l’Academy si accorge dell’importanza delle piattaforme di streaming, nonché delle capacità comunicative degli outsider delle grandi case di produzione hollywoodiane. Basti pensare come “Moonlight”, il film dell’anno, sia stato realizzato dalla piccola compagnia cinematografica A24, con un budget di soli 1.5 milioni di dollari, un’inezia rispetto alle produzioni miliardarie a cui Hollywood è solitamente abituata. La pellicola racconta la storia di un ragazzo gay di colore, il quale scopre la propria sessualità nei sobborghi impoveriti di Miami.

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