Qualcomm porta la realtà aumentata su Android

Qualcomm ha ufficializzato l'arrivo della versione 1.0 dell'SDK per lo sviluppo di applicazioni dedicate alla realtà aumentata in ambienti Android.
Qualcomm ha ufficializzato l'arrivo della versione 1.0 dell'SDK per lo sviluppo di applicazioni dedicate alla realtà aumentata in ambienti Android.

La realtà aumentata approda su Android. Grazie allo sforzo degli sviluppatori Qualcomm sarà ora possibile realizzare e distribuire applicazioni in grado di offrire agli utenti una nuova esperienza d’uso degli smartphone basati sul sistema operativo mobile. Il tutto, grazie ad un’apposita piattaforma di sviluppo creata dalla società di San Diego.

La realtà aumentata è una tecnologia che negli ultimi anni si è infiltrata nel mondo mobile, ove ha trovato un ecosistema perfetto per le proprie caratteristiche. Puntando uno smartphone verso un monumento, un quadro oppure un qualsiasi altro oggetto o luogo di cui sono disponibili informazioni aggiuntive, queste vengono visualizzate direttamente sul display, sovrapponendosi all’immagine catturata in tempo reale dalla fotocamera, sfruttando una connessione ad Internet ed eventualmente un modulo GPS per la geolocalizzione.

In questo modo è possibile, ad esempio, ottenere indicazioni per raggiungere la stazione della metro più vicina, sovrapporre immagini di repertorio ai monumenti o ancora conoscere i punti di interesse prossimi alla propria posizione. I possibili utilizzi di questa tecnologia sono numerosi e nel corso del tempo sono state diverse le piattaforme mobile che hanno visto proliferare applicazioni dedicate a tale finalità. L’operato di Qualcomm offrirà così ad Android la possibilità di aggiungersi a tale elenco, permettendo agli utenti di usufruire a tutto tondo del proprio smartphone.

Le versioni di Android ufficialmente supportate dall’SDK per lo sviluppo di applicazioni per la realtà aumentata partono dalla 2.1, anche se Qualcomm ha tenuto a precisare come tutti i terminali dotati del proprio chip Snapdragon offrano performance superiori rispetto agli altri. Il rilascio di questo tool non rappresenta tuttavia una novità, ma il naturale termine di un percorso iniziato con le prime edizioni beta e culminato con la pubblicazione dell’edizione 1.0 del Software Development Kit.

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