Rallentano le vendite per Apple

Vendite in calo negli Stati Uniti per Apple nel mese di novembre. I sistemi desktop di Cupertino subiscono una contrazione del 38%, ma la buona prestazione sul mercato dei nuovi MacBook attenua sensibilmente la diminuzione delle vendite
Vendite in calo negli Stati Uniti per Apple nel mese di novembre. I sistemi desktop di Cupertino subiscono una contrazione del 38%, ma la buona prestazione sul mercato dei nuovi MacBook attenua sensibilmente la diminuzione delle vendite

Notizie poco incoraggianti giungono sul fronte delle vendite di Apple. Stando alla società di ricerca e consulenza NPD Group, nel mese di novembre la società di Cupertino avrebbe registrato negli Stati Uniti una prima flessione nella vendita dei sui Mac pari a circa l’1% a fronte di un aumento nel comparto dell’informatica del 2%. Un rallentamento dovuto principalmente al sistemi desktop della mela, in calo del 38%, e attenuato dalle buone prestazioni dei MacBook (+22%), completamente aggiornati nell’estetica e nell’equipaggiamento hardware durante lo scorso ottobre.

Secondo alcuni analisti, il dato sulle vendite di Apple potrebbe ulteriormente diminuire al termine del periodo legato allo shopping natalizio. La crisi economica potrebbe dunque iniziare a intaccare la società di Cupertino a partire dalle prime settimane del 2009, una sorte comune a numerose compagnie attive nel comparto dell’informatica. Una minore domanda da parte dagli utenti potrebbe portare a un sensibile rallentamento delle vendite, con inevitabili conseguenze sul fronte dei profitti.

La diminuzione nel volume di vendite di novembre di Apple sarebbe da imputare non solo alla crisi, ma anche alla progressiva diffusione di dispositivi a basso costo. Prezzi più bassi per i computer basati su Windows e il successo degli economici netbook avrebbero dirottato una buona percentuale di consumatori dai più costosi prodotti Apple ad alternative maggiormente abbordabili. Inoltre, per attenuare gli effetti della crisi e mantenere alto il numero di dispositivi venduti, grandi produttori come HP e Dell hanno ribassato il prezzo di numerosi prodotti, strategia seguita anche da Cupertino ma in maniera meno incisiva.

Rispetto allo scorso dicembre, la media dei prezzi per i computer è scesa negli Stati Uniti di circa il 40%, mentre per i sistemi Apple la diminuzione si è attestata solamente intorno ai 5 e ai 10 punti percentuali. Una differenza considerevole, dovuta anche alla differente fattura dei prodotti della mela, che in un momento di crisi e contrazione delle spese potrebbe portare a una sensibile perdita di clienti. Secondo gli analisti, però, la società di Cupertino avrebbe tutte le potenzialità per recuperare terreno nel corso dei prossimi mesi, mantenendo alto il suo volume di consegne rispetto al resto dell’industria informatica.

Il rilancio delle vendite nel primo trimestre del 2009 potrebbe passare attraverso le novità che saranno presentate al Macworld nel corso dei primi giorni di gennaio. Come da tradizione, sull’evento vige il massimo riserbo mentre in Rete si moltiplicano rumors e indiscrezioni sulle possibili novità messe in cantiere da Cupertino. Mentre appare difficile la possibilità di un iPhone Nano più economico dell’originale iPhone 3G, voci insistenti vedono come molto probabile l’introduzione di una nuova versione del Mac Mini, il computer desktop compatto da tempo in attesa di un aggiornamento.

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