RFID e skimming: proteggersi dai furti contactless

Alcune semplici soluzioni per non correre alcun rischio di furto di dati personali e denaro utilizzando le carte di credito contactless.
Alcune semplici soluzioni per non correre alcun rischio di furto di dati personali e denaro utilizzando le carte di credito contactless.

Con la crescente diffusione delle carte di credito contactless, che ci permettono di effettuare pagamenti nei negozi senza il bisogno di inserire la carte nel lettore ma semplicemente di avvicinarla al POS, aumenta anche il rischio che questa tecnologia possa essere sfruttata da truffatori per rubare i nostri dati personali o addirittura i nostri soldi: ricordiamo infatti che per pagamenti inferiori ai 25 euro non sono necessarie firme né PIN e che la prossimità della carta a un lettore, o anche a uno smartphone con accessorio e app dedicati, può essere sufficiente ad autorizzare un trasferimento di denaro indesiderato.

Questa tecnica, chiamata in inglese skimming, sfrutta il cosiddetto RFID, acronimo che sta per Radio Frequency IDentification. Vediamo alcuni modi per evitare il rischio di essere truffati, ricordando che affinché questo accada è necessario trovarsi molto vicini al malintenzionato e quindi in un luogo affollato, quale un mezzo pubblico, in fila alla cassa di un supermercato o al check-in dell’aeroporto.

Zaino con tasca RFID

La prima soluzione che andiamo a esaminare è quella di scegliere uno zaino o una borsa dotati di apposita tasca schermata, a volte molto piccola e destinata ad ospitare una o più carte di credito, altre volte più grande e in grado di ospitare anche documenti di dimensioni maggiori quali un passaporto, anch’esso dotato di chip RFID contenente i nostri dati anagrafici.

Abbiamo provato ad esempio lo SmartPack di Naztech, azienda californiana specializzata in accessori per smartphone di ottima qualità che ha recentemente lanciato questo zaino ricco di spazi e accessori utili per qualsiasi geek ma non solo. Fra questi troviamo proprio un’ampia tasca schermata nella parte posteriore, in modo da proteggere le nostre cose più preziose sia dalle mani di un borseggiatore che dal rischio di skimming.

Portafoglio RFID

Una seconda soluzione è quella di scegliere un portafogli o un portacarte con schermatura RFID, e quindi costruito in materiale metallico che crea una gabbia di Faraday proteggendo le carte di credito dai truffatori.

Molto belli e dalle dimensioni contenute i modelli dell’olandese Valenta che propone diversi portacarte in metallo e pelle che possono andare facilmente a sostituire un portafogli, ma anche cover in pelle per i modelli più popolari di smartphone con tasche anti RFID per avere la carta di credito sempre a portata di mano.

ProtecCard

La terza soluzione che vogliamo proporre segue un approccio diverso: non una semplice schermatura della carta di credito, ma un set completo di funzioni per proteggerci non solo dallo skimming ma anche dalla sbadataggine: sarà infatti capitato a molti di dimenticare la carta di credito al supermercato o in un negozio, ma anche a casa, e di dover tornare indietro a prenderla, non senza la paura di averla persa definitivamente.

ProtecCard, startup francese che fa parte dell’hub La French Tech, ha da poco commercializzato un portacarta dotato di porta USB per ricaricare la batteria integrata (una carica completa dura circa 6 mesi) con funzioni anti RFID ma anche con un sensore di prossimità in grado di rilevare la prolungata assenza della carta e di inviarci una notifica sullo smartphone dopo un intervallo personalizzabile. ProtecCard ci invia una notifica anche qualora lo smartphone (collegato via Bluetooth LE, quindi a basso consumo energetico) si allontana oltre una distanza predefinita, ci permette di visualizzare su mappa l’ultima posizione nota della carta di credito (in maniera simile a come operano Filo e Tile), e in casi estremi ci aiuta a bloccare la carta collegandosi al servizio apposito della nostra banca. Una soluzione completa e funzionale ad un prezzo alla portata di tutti.

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