RIM ha un grave problema: Nokia

Nokia ha vinto una importante battaglia legale contro RIM ed ora chiede lo stop alla commercializzazione dei device in violazione.
Nokia ha vinto una importante battaglia legale contro RIM ed ora chiede lo stop alla commercializzazione dei device in violazione.

Per Research In Motion potrebbe iniziare una parentesi molto complessa a causa di una sconfitta legale che mette il gruppo con le spalle al muro nei confronti di una diretta avversaria: Nokia. La sconfitta è stata infatti certificata in queste ore in tribunale e Nokia starebbe già passando al contrattacco per chiedere che i terminali RIM coinvolti dalla violazione di brevetto accertata possano essere rimossi dal mercato in attesa del prossimo passo.

Il che, con ogni evidenza, potrebbe essere di grave impatto per il mercato del gruppo, soprattutto in vista dell’esordio di BlackBerry 10.

La sconfitta è avvenuta in merito a brevetti legati alla tecnologia “WLAN” utilizzata su gran parte dei terminali RIM. Sebbene tra le parti sia in vigore un accordo di lunga data in questo ambito, tre brevetti specifici non sarebbero coperti e nessuna licenza li avrebbe mai concessi in uso al gruppo a capo del progetto BlackBerry. Nokia passa quindi all’incasso: in attesa di trovare un accordo sulle licenze, il gruppo guidato da Stephen Elop tenterà di bloccare le vendite dei prodotti rivali per forzare così la mano e dimostrare nella trattativa quanto possa valere avere il coltello dalla parte del manico.

La richiesta Nokia è stata portata avanti negli Stati Uniti, nel Regno Unito ed in Canada. RIM al momento non ha scelta: o paga Nokia, oppure dovrà interrompere la commercializzazione di prodotti dotati di tecnologia Wi-Fi. Poiché quest’ultima ipotesi non è certo percorribile se il gruppo intende rimanere sul mercato, l’unica alternativa è cedere alle richieste della controparte. Tale prospettiva pesa in borsa già per 2 punti percentuali, ossia la caduta odierna del titolo RIMM al Nasdaq a seguito delle notizie provenienti dalle sedi legali interessate.

Per Nokia può trattarsi di una vittoria significativa. Da una parte, infatti, la vittoria legale garantirà nuovi introiti per un gruppo in crisi di liquidità e necessitante di risorse da investire per cercare una nuova identità post-Symbian. Dall’altra, la vittoria rappresenta una spallata ad un concorrente diretto, con il quale nei prossimi mesi si farà a sportellate per la conquista di una piazza privilegiata tra i produttori di soluzioni mobile. Una sentenza di importanza strategica, insomma, il cui vero valore potrà essere meglio compreso nel momento stesso in cui le parti prenderanno posizione e si stringeranno la mano mettendo una cifra nero su bianco.

Nokia, in una giornata negativa per tutto il listino, si posiziona tra i pochi titoli con segno positivo.

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