Robot killer, gli scienziati vogliono vietarli

La più grande assemblea di scienziati al Mondo ha definito i robot killer una minaccia e pertanto dovrebbe essere vietato il loro utilizzo.
Robot killer, gli scienziati vogliono vietarli
La più grande assemblea di scienziati al Mondo ha definito i robot killer una minaccia e pertanto dovrebbe essere vietato il loro utilizzo.

Durante il meeting annuale dell’American Association for the Advancement of Science, organizzazione internazionale senza fini di lucro dedicata all’avanzamento della scienza nel mondo, gli scienziati presenti hanno concordato sul fatto che i robot killer dovrebbero essere vietati per impedire che un giorno spazzino via l’umanità.

Una discussione alquanto fantascientifica, ma che merita di essere presa in considerazione visti gli enormi passi in avanti che la tecnologia sta compiendo di recente. D’altronde, i progressi dell’intelligenza artificiale potrebbero presto permettere alle macchine di selezionare e attaccare obiettivi senza input umani, capacità che nel profondo gli scienziati temono (nonostante le ambizioni). Sarebbero tali robot, infatti, a rappresentare la “terza rivoluzione bellica”, dopo la polvere da sparo e le armi nucleari.

Mary Wareham, del movimento Campaign to Stop Killer Robots, ha affermato:

È necessaria una forte leadership per un trattato. La sicurezza del Mondo e il futuro dell’umanità dipendono dal raggiungimento di un divieto dei robot killer.

I sostenitori del movimento includono il nuovo segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres (tra l’altro ex primo ministro del Portogallo), che ha definito le armi automatiche “politicamente inaccettabili e moralmente ripugnanti”. Che le IA stiano progredendo a passi da gigante è ormai risaputo e sono sempre di più le aziende che investono nel loro utilizzo e sviluppo: basti pensare a OpenIA, organizzazione non profit di Elon Musk, che ha intenzione di insegnare a un’intelligenza artificiale a chattare leggendo i vari topic su Reddit. Tutto questo potrebbe succedere grazie alle potenzialità di DGX-1 di NVIDIA. Un’altra IA, il sistema sistema AICAN, ha invece assimilato quasi 500 anni di arte occidentale per interpretare a proprio modo gli stili classici.

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