Le self-driving car di nuTonomy arrivano negli USA

La startup di Singapore al lavoro su una tecnologia di guida autonoma destinata ai taxi avvia una fase di sperimentazione sulle strade pubbliche di Boston.
La startup di Singapore al lavoro su una tecnologia di guida autonoma destinata ai taxi avvia una fase di sperimentazione sulle strade pubbliche di Boston.

Un altro nome si aggiunge all’elenco delle realtà che sperimenteranno le proprie self-driving car negli Stati Uniti: è quello di nuTonomy. Della startup, originaria di Singapore, si è già parlato nelle scorse settimane, in seguito ad un incidente occorso durante i test nel paese asiatico. Le Renault Zoe elettriche del gruppo debutteranno entro la fine dell’anno sulle strade pubbliche di Boston, grazie ad un accordo siglato con le autorità locali.

La Land Transport Authority ha stabilito che i veicoli potranno circolare all’interno di un’area piuttosto limitata, pari a circa 4 Km quadrati, almeno in un primo momento. Si tratta di una zona dedicata dalla città del Massachusetts proprio a questo tipo di progetti, dunque con traffico controllato in modo da garantire la piena sicurezza alla collettività. Così il sindaco Marty Walsh ha commentato l’accordo, sottolineando che si tratta di un’iniziativa messa in campo (anche) con l’obiettivo di rendere Boston un centro di ricerca e innovazione per quanto riguarda il mondo delle quattro ruote.

Boston è pronta a guidare il cambiamento delle vetture self-driving e personalmente sono impegnato per far sì che questo tipo di veicoli possa introdurre benefici per la cittadinanza. Si tratta di un importante passo in avanti. Attraverso la collaborazione tra partner pubblici e privati continueremo a costruire per i residenti una strada verso un futuro della mobilità sicuro, affidabile ed equo.

Il taxi a guida autonoma di nuTonomy

Il taxi a guida autonoma di nuTonomy: la tecnologia è entrata in fase di test negli USA, più precisamente a Boston

Per nuTonomy è di fatto una sorta di ritorno a casa: il team è infatti nato nel 2013 all’interno del MIT (Massachusetts Institute of Technology), per poi spostarsi a Singapore. Inizialmente, a Boston, a bordo delle vetture sarà presente un operatore in grado di assumere i comandi in caso di necessità e i taxi non caricheranno passeggeri, come invece avviene nel paese asiatico.

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