Sony: nuovi attacchi e nuove fughe di dati

I cracker continuano ad assediare i portali online di Sony. Cade anche l'e-shop canadese Sony Ericsson assieme ad altri siti del gruppo.
Sony: nuovi attacchi e nuove fughe di dati
I cracker continuano ad assediare i portali online di Sony. Cade anche l'e-shop canadese Sony Ericsson assieme ad altri siti del gruppo.

Dopo il recente black-out forzato del PlayStation Network, sembra che per Sony i problemi non abbiano più fine. Nelle ultime ore la società ha infatti confermato che alcune persone non autorizzate si sono infiltrate sui sistemi aziendali in Canada rubando circa 2.000 nominativi e contatti e-mail. Quasi un migliaio di dati sono in seguito stati pubblicati sulla rete da parte del cracker “Idahc”, il quale trovando un errore di programmazione sul sito è riuscito a scavare nell’archivio dati dell’e-shop canadese ufficiale di Sony Ericsson, rivenditore online di telefoni cellulari ed accessori vari.

Un portavoce Sony Ericsson, Lopez Sisniega, ha fatto sapere che il pirata ha avuto accesso ai dati di circa duemila clienti attraverso database comprendenti i loro nomi, gli indirizzi e-mail ed una versione hash della password. Sisniega ha tenuto a precisare che il sito di e-commerce è stato già disattivato e non è collegato ai server principali dell’azienda Sony Ericsson. Il portavoce ha infine aggiunto che non sono state compromesse informazioni personali o dati bancari degli utenti.

Nelle ultime settimane i pirati avevano già colpito i portali musicali di Sony, Sony BMG Japan e Sony BMG Grecia oltre ad un server aziendale presente in Thailandia. La lunga sequenza degli attacchi va così ad aggiungersi come triste corollario ai problemi subiti dall’azienda dopo il crack al PlayStation Network e tutto quel che ne è conseguito (dai problemi del nuovo firmware al bug nel sistema di ripristino delle password).

L’azienda ha già comunicato un bilancio in forte passivo a causa del terremoto in Giappone e del black-out al PlayStation Network, ma i nuovi attacchi potrebbero ulteriormente peggiorare la situazione o, quantomeno, aggravare il peso degli errori sull’immagine corporate del gruppo.

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