Lo spot di Chromebook contro Windows e macOS

Google ha pubblicato uno spot promozionale per i dispositivi della linea Chromebook che prende di mira i computer con sistema operativo Windows e macOS.
Google ha pubblicato uno spot promozionale per i dispositivi della linea Chromebook che prende di mira i computer con sistema operativo Windows e macOS.

La diffusione all’interno dell’ambito educativo ha permesso alla linea di dispositivi Chromebook e più in generale all’ecosistema Chrome OS di crescere in modo significativo nel corso degli ultimi anni. Il gruppo di Mountain View ha tutte le intenzioni di proseguire in questa direzione, come dimostra un nuovo spot realizzato appositamente a tale scopo.

Può essere definita a tutti gli effetti una pubblicità comparativa, quella messa online da Google, poiché nella prima parte chiama in causa i diretti concorrenti della linea Chromebook ovvero i computer (laptop) con sistema operativo Windows e macOS. Nei 30 secondi che aprono il filmato è tutto un susseguirsi di errori mostrati sullo schermo, a sottolineare un’esperienza utente non sempre all’altezza delle aspettative, mentre nel restante mezzo minuto l’accento è posto su ciò che la gamma offerta da bigG e dai suoi partner ha da offrire in termini di comunicazione, produttività, studio e tempo libero. Ecco lo spot, accompagnato dalla seguente descrizione.

Protezione contro i virus integrata, una batteria che dura tutto il giorno e aggiornamenti automatici: benvenuti in un nuovo modo di fare le cose. Streaming, gioco e lavoro senza alcun  rallentamento.

Il video si conclude con Google che afferma come un Chromebook sia la scelta giusta per tutti coloro che desiderano un livello adeguato di protezione dai virus e dalle altre minacce informatiche, un’autonomia in grado di assicurare un’intera giornata di utilizzo con una sola ricarica, tempi di caricamento pressoché nulli e un’esperienza gaming avanzata, come testimonia il riferimento a PUBG Mobile.

In verità, Chrome OS ha ancora un gap da colmare rispetto ai concorrenti in termini di catalogo software. La situazione è parzialmente migliorata e continua a farlo grazie all’introduzione del supporto per le applicazioni Android, ma c’è ancora molto lavoro da fare. Gli sviluppatori, infatti, continuano a rimanere perlopiù concentrati sulla realizzazione di programmi destinati in modo nativo a Windows e macOS.

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