Test in Cina per la self-driving car di Baidu

Il colosso cinese del Web porta sulle strade pubbliche della città di Wuzhen la propria tecnologia di guida autonoma mettendola a disposizione dei turisti.
Il colosso cinese del Web porta sulle strade pubbliche della città di Wuzhen la propria tecnologia di guida autonoma mettendola a disposizione dei turisti.

Anche Baidu, così come altre realtà legate al mondo online, punta forte sulla guida autonoma. Il gruppo cinese ha ufficializzato il proprio impegno finalizzato a sviluppare una tecnologia per le self-driving car nel dicembre dello scorso anno e ha già avviato una fase di test su strade pubbliche in California. In questi giorni fa altrettanto nel suo paese locale, più precisamente nella città di Wuzhen.

Al momento il progetto si basa sull’impiego di vetture fornite dagli automaker BYD, Chery e BAIC. Da martedì hanno trasportato circa 200 persone in un tratto di strada lungo 3,16 Km frequentato principalmente da turisti. L’area è stata mappata in ogni suo centimetro quadrato, così da avere una visione precisa di quanto presente sulla carreggiata e nei suoi dintorni. A bordo si trovano un Velodyne LiDAR, diverse telecamere, un radar a onde millimetriche e un computer che si occupa di elaborare i dati acquisiti in tempo reale per gestire ogni aspetto del movimento, effettuando azioni come il cambio di corsia, dando la precedenza agli incroci quando necessario, sorpassando i veicoli più lenti e persino affrontando inversioni a U. Il tutto con una velocità massima pari a 60 Km/h, come previsto dal codice stradale della città.

Sulle self-driving car di Baidu è presente un conducente in carne ed ossa, pronto ad assumere i comandi del mezzo in caso di necessità. Si tratta dunque di una vettura di livello 4. Ai passeggeri vengono fornite informazioni riguardanti lo stato del traffico e i punti di interesse nelle vicinanze, mediante display posizionati nell’abitacolo.

Il gruppo cinese ha in previsione di produrre i primi veicoli commerciali self-driving entro il 2018, per poi avviare la distribuzione vera e propria a livello nei concessionari dal 2021. Una roadmap in linea con quella già anticipata da altri automaker.

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