TikTok resta negli Usa: accordo con Oracle e investitori valutato 14 miliardi

Trump firma l'ordine che consente a TikTok di restare negli Usa sotto una joint venture con Oracle e investitori; valutazione 14 miliardi. Dettagli su sicurezza, ruoli e tempistiche.
Trump firma l'ordine che consente a TikTok di restare negli Usa sotto una joint venture con Oracle e investitori; valutazione 14 miliardi. Dettagli su sicurezza, ruoli e tempistiche.
TikTok resta negli Usa: accordo con Oracle e investitori valutato 14 miliardi

La piattaforma social più discussa degli ultimi anni, TikTok, si prepara a vivere una nuova stagione negli Stati Uniti, grazie a un accordo che ridefinisce gli equilibri tra tecnologia, geopolitica e interessi commerciali. Un’intesa che, secondo il presidente Donald Trump, rappresenta una svolta “storica” per la sicurezza nazionale e la tutela degli utenti americani, senza rinunciare all’accesso a una delle app più amate della generazione Z. L’annuncio dell’ordine esecutivo firmato il 25 settembre 2025 ha già acceso il dibattito tra analisti, mercati e osservatori politici, mentre il destino della piattaforma resta sospeso tra opportunità di crescita e interrogativi sul futuro assetto proprietario.

La nuova governance americana di TikTok

L’accordo prevede la nascita di una joint venture con sede negli Stati Uniti, in cui il controllo passa a una cordata guidata da Oracle, affiancata da Silver Lake Partners e dal fondo di investimento MGX di Abu Dhabi. Questa nuova struttura, secondo i dettagli ufficiali, attribuirà circa il 45% delle quote alla compagine americana, mentre gli investitori – sia attuali che nuovi – di ByteDance deterranno il 35%. La società madre cinese conserverà invece una quota minoritaria, inferiore al 20%, a garanzia di una netta prevalenza statunitense nel controllo e nella governance della piattaforma.

Un elemento chiave dell’intesa è la valutazione 14 miliardi di dollari attribuita all’operazione, cifra confermata dal vicepresidente JD Vance durante la conferenza stampa che ha seguito la firma dell’accordo. Questo valore rappresenta sia la posta in gioco finanziaria sia il riconoscimento del peso strategico che la piattaforma esercita nell’ecosistema digitale americano e globale.

Un aspetto centrale della nuova architettura è il ruolo affidato a Oracle nella gestione della sicurezza e delle infrastrutture tecnologiche. La società californiana sarà responsabile delle operazioni di sicurezza e ospiterà la nuova entità americana su propri sistemi cloud, assumendo il compito di garantire che tutte le procedure siano conformi agli standard richiesti dal Protecting Americans From Foreign Adversary Controlled Applications Act.

Inoltre, Oracle riceverà in licenza l’algoritmo di raccomandazione di TikTok, con l’incarico di riaddestrarlo e monitorarlo costantemente per assicurare trasparenza e protezione dei dati degli utenti americani. Questa soluzione risponde alle preoccupazioni delle autorità federali circa possibili interferenze o utilizzi impropri dei dati da parte di soggetti stranieri, e segna un cambio di paradigma nel rapporto tra piattaforme social e governo.

L’operazione dovrà essere completata entro 120 giorni dalla firma, con una scadenza fissata per la fine di gennaio 2026. Nonostante l’ottimismo manifestato dal presidente Trump circa un’approvazione verbale da parte del presidente cinese Xi Jinping, il via libera formale di Pechino resta un’incognita che potrebbe influenzare i tempi e le modalità della transizione.

Parallelamente, il nuovo assetto dovrà superare una serie di verifiche regolatorie sia negli Stati Uniti che in Cina, lasciando spazio a possibili aggiustamenti dell’accordo quadro. La complessità della trattativa e la molteplicità degli attori coinvolti suggeriscono che la fase di finalizzazione sarà particolarmente delicata e soggetta a ulteriori negoziazioni.

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