TIM e Vodafone si alleano per il 5G

TIM e Vodafone hanno stretto un accordo per condividere l'infrastruttura di rete per spingere sulla diffusione del 5G riducendone i costi di sviluppo.
TIM e Vodafone hanno stretto un accordo per condividere l'infrastruttura di rete per spingere sulla diffusione del 5G riducendone i costi di sviluppo.

TIM e Vodafone intendono mettere insieme le forze per collaborare in ottica 5G. Con una nota ufficiale, i due operatori hanno ufficializzato la volontà di avviare una partnership per la condivisione della componente attiva della rete 5G, valutare la condivisone degli apparati attivi della rete 4G e ampliare l’attuale accordo di condivisione passiva. Trattasi di una partnership che potrà consentire un più rapido sviluppo del 5G, su una più ampia area geografica e ad un costo inferiore.

L’annuncio di questo importante accordo per il settore TLC italiano era atteso da tempo. Nel corso degli ultimi mesi erano giunte una serie di indiscrezioni che evidenziavano come TIM e Vodafone stessero dialogando per creare una collaborazione in ottica 5G per accelerare la sua diffusione in Italia e per ridurre i costi di realizzazione della rete che, come noto, sono estremamente onerosi. Quanto concordato tra i due operatori apre scenari molto interessanti in ottica sviluppo delle reti in Italia. Le Parti stanno infatti valutando fattibilità e contenuti di una possibile aggregazione in una sola entità delle rispettive torri di trasmissione in Italia.

Per consentire la valutazione di queste iniziative, Vodafone e TIM hanno concordato un periodo di esclusiva nella negoziazione.

TIM e Vodafone, i dettagli dell’accordo

In merito al progetto di condivisione della rete attiva, Vodafone e TIM intendono sottoscrivere un accordo che consentirebbe uno sviluppo congiunto della infrastruttura 5G. Questo progetto permetterebbe una più rapida implementazione della tecnologia 5G su un’area geografica più ampia e ad un costo inferiore. Vodafone e TIM valuteranno la fattibilità tecnica e commerciale di installare congiuntamente i propri apparati attivi 5G nel Paese, incluso in alcune grandi città dove ciascuna società potrebbe voler mantenere flessibilità strategica e assicurare la propria capacità di rispondere alle esigenze dei rispettivi clienti.

Vodafone e TIM intendono inoltre valutare la condivisione degli apparati attivi anche delle rispettive reti 4G esistenti, per supportare la condivisione attiva della rete 5G; questo potrebbe inoltre generare ulteriori efficienze. Inoltre, Vodafone e TIM intendono adeguare le rispettive reti di trasmissione mobile, attraverso l’utilizzo di cavi in fibra ottica a più alta capacità (“Fiber-to-the-Site” o “backhauling”). Questo consentirebbe ai clienti di trarre vantaggio dalle nuove caratteristiche del 5G, come la maggiore velocità e la bassa latenza, e genererebbe maggiori economie di scala per le società.

Vodafone e TIM intendono anche estendere l’attuale accordo di condivisione delle loro infrastrutture passive di rete, passando dagli attuali 10.000 siti (circa il 45% del totale delle torri delle due società) a una copertura su base nazionale, con l’obbiettivo di accelerare e rafforzare lo sviluppo della tecnologia 5G e utilizzare in modo più efficiente l’infrastruttura di rete, sia in zone urbane sia in aree rurali.

Per quanto riguarda la potenziale operazione di aggregazione, Vodafone e TIM hanno concordato di valutare una potenziale transazione che permetta di consolidare in una sola entità le loro circa 22.000 torri di telecomunicazione in Italia, aggregando le infrastrutture passive di rete di Vodafone con quelle di Infrastrutture Wireless Italiane (“Inwit”), società quotata in borsa e controllata al 60% da TIM. L’aggregazione sarebbe strutturata in modo da creare valore per tutte le parti coinvolte. Le società intendono valutare l’opportunità, ove possibile, di spostare nel tempo sull’infrastruttura della nuova società le apparecchiature di rete attive attualmente ospitate su torri di terzi. La ampliata infrastruttura delle torri continuerebbe a perseguire l’obbiettivo di incrementare l’ospitalità di altri operatori, per generare ulteriori efficienze.

La potenziale aggregazione sarebbe strutturata in modo tale da attribuire a Vodafone e TIM la stessa partecipazione nel capitale e pari diritti di governance in Inwit, oltre che consentire alle parti di non dover lanciare un’offerta pubblica di acquisto sulle azioni di Inwit.

L’iniziativa nel suo complesso mira a promuovere la concorrenza nel settore e facilita un contesto aperto per lo sviluppo del 5G.

Tutti i progetti descritti sono contemplati, nei loro termini essenziali, in un Memorandum d’Intesa non vincolante e la loro attuazione è condizionata alla sottoscrizione di accordi vincolanti fra le parti, oltre che alle necessarie approvazioni antitrust.

Vodafone e TIM si prefiggono di perfezionare uno o più di tali progetti nel corso del 2019.

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