Trimestrale Fastweb a gonfie vele

Fastweb chiude i primi 9 mesi dell'anno con un risultato netto consolidato positivo di 12,8 milioni di euro e 1.440.700 clienti, il 14% in più rispetto a fine 2007. Il risultato operativo è stato pari a 103,9 milioni. Il titolo vola a Piazza Affari
Fastweb chiude i primi 9 mesi dell'anno con un risultato netto consolidato positivo di 12,8 milioni di euro e 1.440.700 clienti, il 14% in più rispetto a fine 2007. Il risultato operativo è stato pari a 103,9 milioni. Il titolo vola a Piazza Affari

Con 43.000 abbonati acquisiti nel solo terzo trimestre dell’anno, Fastweb ha chiuso i primi nove mesi del 2008 con un risultato netto consolidato positivo di 12,8 milioni di euro, contro una perdita di 33 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente, e 1.440.700 clienti, il 14% il più rispetto al milione e 263.000 di fine 2007.

I ricavati della società hanno subito una impennata del 18%, arrivando a 1,241 miliardi di euro, di cui 426,8 milioni solamente nel terzo trimestre, mentre l’Ebitda dei nove mesi ha raggiunto quota 401,7 milioni di euro, con una crescita del 32% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ricavi ed Ebitda risultano essere in linea con le attese e gli obiettivi di Fastweb. Gli investimenti della società assommano a quota 326,9 milioni di euro, in calo dell’11% rispetto al 2007 e indirizzati primariamente a garantire la connessione ai nuovi utenti.

L’indebitamento finanziario è valutato a fine settembre 1.434,4 milioni di euro, quindi leggermente inferiore rispetto ai 1,460,9 milioni di fine giugno, con un flusso di cassa netto che nei primi nove mesi si è mantenuto positivo per 76,2 milioni di euro; nel 2007, il flusso di cassa aveva subito una flessione verso il basso a causa di alcune controversie legali con Telecom. Rafforzato inoltre il posizionamento competitivo di Fastweb grazie al lancio di un servizio mobile per i clienti residenziale e le Pmi, oltre al servizio Ultrabroadband in grado di garantire una velocità di 100 Mbit al secondo.

La giornata in borsa si rivela ovviamente aurea per il gruppo: +7.6% a metà seduta, in rialzo di oltre 1 euro rispetto alla chiusura pre-Obama.

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