Twitter, niente ricerche di amici mediante Tumblr

Twitter ha bloccato l'accesso ai propri dati da parte di Tumblr, impedendo agli utenti di trovare i propri amici sul servizio da 140 caratteri.
Twitter ha bloccato l'accesso ai propri dati da parte di Tumblr, impedendo agli utenti di trovare i propri amici sul servizio da 140 caratteri.

La nuova politica per la gestione delle API e dei dati relativi agli utenti stabilita recentemente da Twitter miete un’altra vittima: dopo Instagram, infatti, anche Tumblr vede venir meno l’integrazione con il portale da 140 caratteri per quanto concerne la ricerca di amici online. Gli utenti, una volta registrati, non potranno quindi usufruire di Twitter per individuare sul network persone già conosciute, mentre invece sarà ancora possibile utilizzare in tal senso Facebook e Gmail.

Trattasi dunque del secondo caso registrato in poche settimane tra i principali servizi presenti online, ma sicuramente non l’ultimo: il prossimo progetto ad essere coinvolto in tale processo sembrerebbe essere Flipboard, applicazione per dispositivi mobile volta a trasformare un flusso di notizie RSS in un vero e proprio magazine interattivo. Il tutto, fanno sapere dalla sede del social network dei cinguettii, rientra in una nuova strategia il cui obiettivo è quello di fornire maggiore protezione e riservatezza agli utenti iscritti.

Le nuove API introdotte dagli sviluppatori Twitter, d’altro canto, hanno inflitto all’universo delle applicazioni legate al servizio un colpo difficile da digerire, limitando fortemente i software realizzati da terzi. Limiti sul numero di utenti per ogni applicazione, necessità di verificare l’identità ad ogni accesso per prevenire utilizzi impropri e blocchi di vario genere rappresentano le principali novità presentate la scorsa settimana da Twitter, lasciando l’intera comunità di sviluppatori di sasso dinanzi ad impedimenti di tale portata.

In casa Twitter, insomma, è iniziata una nuova politica volta in qualche modo ad isolare il social network, rendendolo indipendente dal mondo esterno e promuovendo esclusivamente servizi e software nati entro le mura amiche. Una politica, questa, che ha già suscitato clamore nei giorni scorsi e che rischia di compromettere seriamente alcuni equilibri nati col tempo nel mondo dei social network.

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