Verso la cancellazione 10 mila domini .eu

L'EURid ha temporaneamente sospeso 10 mila domini .eu registrati a proprio nome da Zheng Qingyin. La vicenda è ancora nebulosa, ma i legali stanno indagando per trovare il modo di vanificare quello che appare un evidente caso di cybersquatting
L'EURid ha temporaneamente sospeso 10 mila domini .eu registrati a proprio nome da Zheng Qingyin. La vicenda è ancora nebulosa, ma i legali stanno indagando per trovare il modo di vanificare quello che appare un evidente caso di cybersquatting

Zheng Qingyin era la felice proprietaria di ben 10.000 domini .eu. Il tempo passato è ormai d’obbligo in quanto la storia è venuta a galla e si cerca solo più un appiglio valido per fare in modo che il caso possa sgonfiarsi e migliaia di domini indebitamente occupati possano tornare sul mercato. Non si tratta del primo caso del genere nel contesto del Top Level Domain europeo (da ricordare i 74.000 domini sospesi nel luglio 2006), ma al tempo stesso trattasi di un caso particolarmente raro con l’EURid che preferisce defilarsi ed intervenire solo nel caso ci si appelli all’autorità preposta.

Il caso è stato segnalato da Out-law.com, ma la sensazione che traspare è quella di una iniziativa presa “a braccio” senza una reale guida giurisprudenziale a pilotare il percorso di annullamento dei domini registrati. Il canovaccio da cui prende vita il tutto è quello secondo cui nessuna persona ha autenticamente necessità di possedere 10 mila domini intestati a proprio nome. Il caso, insomma, manifesta tutti i requisiti per essere considerato un esempio pleonastico di cybersquatting. Manca, però, la “pistola fumante” che dimostri l’attività illecita di compravendita dei domini a fini speculativi.

Secondo Herman Sobrie, responsabile legale per l’EURid, non c’è nulla di formalmente illegale nella compravendita di domini di Zheng Qingyin, ma al tempo stesso la cosa è senza dubbio dannosa. Gli appigli a cui cercherà di appellarsi l’EURid sono di duplice ordine. Da una parte il gruppo (di importante partecipazione italiana) tenterà di dimostrare le finalità negative dell’attività della cittadina orientale; dall’altra si tenterà di dimostrare come la stessa non avesse il titolo di registrare tutti quei domini in quanto non residente nell’Unione Europea. Per quest’ultimo capo d’accusa sembra già pronta una controreplica, con Zheng Qingyin pronta a dimostrare di avere residenza a Londra.

Entro un mese circa si saprà del destino immediato dei domini. Entro un anno il caso dovrebbe concludersi e si saprà del destino della Qingyin, della sua attività operativa e di una casistica destinata a creare (in un modo o nell’altro) un importante precedente. Nel frattempo il contatore supera quota 2.5 milioni di domini .eu registrati.

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