Visa, problema tecnico e non cyber attacco

Il problema di funzionamento occorso a Visa nello scorso weekend non è stato dovuto ad un cyber attacco ma semplicemente ad un guasto.
Il problema di funzionamento occorso a Visa nello scorso weekend non è stato dovuto ad un cyber attacco ma semplicemente ad un guasto.

L’inizio dello scorso weekend è stato molto problematico per tutti coloro che posseggono ed utilizzano una carta di credito del circuito Visa. Nel tardo pomeriggio di venerdì scorso, infatti, un problema aveva sostanzialmente reso impossibile utilizzare le carte di credito Visa in tutta Europa. Un disagio non da poco, soprattutto in quei paesi come l’Inghilterra dove le carte di credito sono utilizzate ovunque, anche per pagare il caffè al bar. Il blocco delle carte Visa aveva, infatti, fatto scattare il panico tra molte persone che si sono trovate, improvvisamente, nell’impossibilità di pagare gli acquisti, non disponendo di contante.

Nel giro di 24 ore, il problema è stato poi risolto. Visa ha anche fatto sapere che il problema non era, in realtà, globale come sembrava in un primo momento. Il disagio, infatti, aveva colpito le carte di credito emesse solo da alcune specifiche banche e le carte potevano essere ancora utilizzate per prelevare contanti dagli sportelli ATM. Il problema, vista la sua diffusione, aveva fatto anche pensare che fosse il risultato di qualche attacco cracker. In realtà, Visa ha evidenziato che non c’è stato alcun cyber attacco ma solo un guasto tecnico.

Quanto accaduto ha sollevato, però, l’attenzione su di un argomento più volte dibattuto e cioè sulla dipendenza dagli strumenti di pagamento digitale. Il guasto al circuito Visa ha, infatti, dimostrato come basti un piccolo problema tecnico per mandare nel panico migliaia di persone che si affidano più alla moneta digitale che alle “soluzioni classiche”.

Molti Paesi stanno lavorando per limitare sempre di più l’utilizzo del contante per spingere le persone ad utilizzare la moneta elettronica, tuttavia l’incidente occorso a Visa evidenzia come ci sia ancora da lavorare molto per fare in modo che queste piattaforme siano davvero sicure ed affidabili.

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