WhatsApp è scomparso dall'App Store

Whatsapp, applicazione per lo scambio di messaggi gratuiti in mobilità, non è più disponibile su App Store ormai da alcuni giorni: ignote le cause.
Whatsapp, applicazione per lo scambio di messaggi gratuiti in mobilità, non è più disponibile su App Store ormai da alcuni giorni: ignote le cause.

WhatsApp, la popolare applicazione per lo scambio di messaggi gratuiti tra gli utenti, è improvvisamente scomparsa dall’App Store ormai da alcuni giorni. Ignote le cause reali dell’impossibilità di effettuare ulteriori download: sebbene l’applicazione continui a funzionare per chi già ne era in possesso, risulta ad oggi impossibile effettuare nuove installazioni e la cosa sta creando non poco sconcerto soprattutto in assenza di spiegazioni ufficiali.

Il link sull’App Store semplicemente non riconsegna alcuna disponibilità e su questo passaggio si completa tutto quel che è dato sapersi al momento. E quando al silenzio si sommano caos e spam, le condizioni per un bailamme generale sono tutte verificate.

La scomparsa dell’applicazione per iPhone dall’App Store sembra essere in questa fase motivabile con una sola ipotesi: gravi problemi di sicurezza. Il team sarebbe stato infatti al lavoro su di una nuova versione ed era questa cosa nota ormai da tempo. Tuttavia, alcuni giorni dopo l’emersione dei primi dettagli circa possibili vulnerabilità nel client, l’improvvisa scomparsa: WhatsApp non è più disponibile su App Store e per questo motivo non risulta più essere accessibile al download per i nuovi utenti.

L’applicazione, che aveva festeggiato il miliardo di messaggi inviati in un giorno soltanto nel mese di ottobre, si trova ad oggi zoppa: la piattaforma che più di ogni altra ha regalato soddisfazioni al gruppo si trova improvvisamente priva di installer, e tutto ciò senza alcun preavviso né alcuna spiegazione ufficiale. Ed è questo silenzio, soprattutto, a preoccupare.

Il team WhatsApp in questa fase sempra perlopiù preoccupato di gestire la situazione, presumibilmente impossibilitato a fornire indicazioni ulteriori sull’accaduto. L’ultimo messaggio, risalente a poche ore fa, segnala in particolare all’utenza di evitare di cadere nei tanti hoax che stanno facendo comparsa in queste ore. In particolare il team segnala due casi evidentemente divenuti ormai virali ed entrambi evidentemente falsi:

  • un messaggio in circolazione crea una canonica catena di Sant’Antonio con cui si segnala che WhatsApp sta per diventare a pagamento: chi non reindirizza immediatamente il messaggio a 10 contatti non potrà essere considerato tra i frequent user autorizzati a proseguire gratuitamente l’uso dell’app;
  • un messaggio annuncia la chiusura di WhatsApp a partire dal 28 gennaio a causa di un eccesso di utenti: chi non invia il messaggio alla propria intera lista di contatti verrà cancellato e per rientrare in possesso del proprio account dovrà pagare 25 (euro o dollari non è dato sapersi).

Il silenzio di WhatsApp circa le cause della scomparsa dall’App Store è il motore primo delle bufale diffusesi in queste ore: sono in molti a cercare una spiegazione al fatto che risulta impossibile scaricare un’app tanto popolare e diffusa, il che presta il fianco a truffe, spam ed altre iniziative di questa natura. Ma il silenzio continua: in questo momento non è possibile confermare in alcun modo i motivi della cancellazione di WhatsApp e non dato sapersi nemmeno quando e se il client tornerà regolarmente disponibile su App Store al fianco delle altre piattaforme contemplate (Android, BlackBerry, Nokia Symbian S60, Nokia S40 e Windows Phone 7.5).

Un semplice “really” usato sul blog del gruppo sembra tuttavia essere un indizio rassicurante: è presumibile un sollecito ritorno in auge dell’app con la smentita definitiva delle bufale per cui WhatsApp possa diventare un servizio a pagamento. Una conferma ufficiale, però, ucciderebbe comunque gli hoax più di qualsiasi smentita postuma.

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