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WhatsApp continua la sua corsa verso l’innovazione, portando avanti una trasformazione profonda che promette di ridefinire la gestione della privacy WhatsApp e il modo in cui gli utenti comunicano, sia tra loro che con le intelligenze artificiali. Due nuove funzionalità, attualmente in fase di test, sono pronte a fare il loro debutto e potrebbero cambiare per sempre la percezione della riservatezza digitale e dell’interazione personale sulla piattaforma.
Un nuovo volto per l’identità digitale: addio al numero di telefono
La vera rivoluzione si gioca sul terreno dell’identità. Per anni, WhatsApp ha vincolato i suoi utenti all’utilizzo del numero telefonico come unico identificativo. Ora, però, si prepara a introdurre i nomi utente personalizzati, segnando un netto cambio di rotta. Ogni utente potrà scegliere un identificativo unico, composto da caratteri alfanumerici minuscoli, punti, trattini bassi e almeno una lettera, con la sola limitazione di non poter iniziare con “www.”. Questo sistema si ispira a quanto già visto su altre piattaforme come Telegram e Signal, ma con un’attenzione particolare alla sicurezza e alla prevenzione di abusi.
Per evitare il fenomeno dello “squatting” – l’accaparramento di identificativi popolari da parte di utenti che poi li rivendono – WhatsApp introdurrà la prenotazione username. Questo meccanismo consentirà agli utenti di prenotare in anticipo il proprio nome preferito, riducendo i rischi e garantendo una maggiore equità nell’assegnazione degli username. Una soluzione che, oltre a proteggere la reputazione degli utenti, apre nuove possibilità sia per l’uso personale che professionale, consentendo di separare i contatti privati da quelli lavorativi senza dover condividere il proprio numero.
Interazioni protette: la Modalità Incognito e Meta AI
Parallelamente, WhatsApp si appresta a lanciare una funzionalità che potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui ci relazioniamo con l’intelligenza artificiale: la Modalita Incognito per le conversazioni con Meta AI. Questa nuova modalità renderà le interazioni con l’assistente virtuale temporanee e non tracciabili. I messaggi scambiati durante queste sessioni verranno eliminati automaticamente al termine della conversazione e non potranno essere utilizzati per l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale. Un passo avanti significativo nella tutela dei dati sensibili e nella riduzione dei rischi legati all’esposizione involontaria di informazioni personali.
Il fatto che Meta AI non conserverà le informazioni condivise rappresenta una svolta per chi teme che le proprie richieste possano essere analizzate o riutilizzate. Tuttavia, restano da chiarire alcuni aspetti cruciali, come la gestione delle richieste legali, la trasparenza nella raccolta dei dati e le modalità con cui verranno gestiti i log di sistema. Questioni che toccano da vicino il delicato equilibrio tra sicurezza, trasparenza e rispetto della privacy.
Nuove scorciatoie e interfaccia più fluida
Non solo privacy: la versione beta per iOS introduce anche un piccolo ma significativo miglioramento dell’interfaccia utente. Gli utenti potranno ora avviare rapidamente una conversazione con chi ha visualizzato uno Stato, grazie a una nuova scorciatoia. Questo rende più immediate le interazioni tra chi utilizza i contenuti temporanei della piattaforma, migliorando l’esperienza complessiva e facilitando la comunicazione tra utenti che condividono momenti fugaci.
Un bilanciamento tra tutela e responsabilità
Le nuove funzionalità rappresentano un importante passo avanti nella protezione della privacy WhatsApp, ma pongono anche interrogativi sulla moderazione e sulla verifica delle identità. Se da un lato la prenotazione username mitiga il rischio di abusi, dall’altro non sostituisce i necessari meccanismi di controllo per account pubblici o aziendali. La trasparenza verso gli utenti e la chiarezza sulle politiche di gestione dei dati rimangono temi centrali, soprattutto in vista dell’introduzione della Modalita Incognito.
Opportunità e responsabilità per utenti e aziende
Per gli utenti, l’arrivo di queste novità impone un’attenzione rinnovata alle impostazioni di privacy e alle modalità di utilizzo della piattaforma. Scegliere con cura il proprio nome utente e valutare le nuove opzioni di interazione saranno passaggi fondamentali per sfruttare al meglio le potenzialità offerte, senza compromettere la propria sicurezza digitale.
Le aziende, dal canto loro, potranno cogliere l’occasione per rafforzare la propria presenza su WhatsApp, grazie a nomi utente personalizzati che facilitano il branding e l’interazione con i clienti, senza la necessità di condividere numeri telefonici. Un cambiamento che apre nuovi scenari di comunicazione, più flessibili e rispettosi della privacy.
Il rilascio di queste funzionalità, previsto nei prossimi mesi secondo le versioni beta per Android e iOS, segna un ulteriore passo verso una piattaforma capace di bilanciare efficacemente facilità d’uso e protezione dei dati personali, offrendo agli utenti strumenti concreti per controllare la propria identità digitale nell’era dell’intelligenza artificiale.
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