Yahoo: la pubblicità sul web è sottostimata

Terry Semel, CEO Yahoo, ritiene che le stime fino ad oggi operate sulla pubblicità online sono approssimate in difetto in quanto non si è mai valutato il potenziale di video e mobile, entrambi ancora acerbi. Yahoo intanto comunica un accordo con Vodafone
Terry Semel, CEO Yahoo, ritiene che le stime fino ad oggi operate sulla pubblicità online sono approssimate in difetto in quanto non si è mai valutato il potenziale di video e mobile, entrambi ancora acerbi. Yahoo intanto comunica un accordo con Vodafone

Terry Semel, amministratore delegato del secondo motore di ricerca al mondo, ritiene che la pubblicità sul web sia ad oggi pesantemente sottostimata. I margini di crescita di Yahoo & co., insomma, sono molto più ampi di quanto non si sia valutato ed il potenziale del mercato è superiore a quanto si è mai immaginato. Vari aspetti di questo mercato, poi, sono ancora perlopiù inesplorati ed è su questa terra di nessuno che Yahoo intende presumibilmente costruire la propria rincorsa verso la lepre Google.

Secondo Semel, il cui intervento è avvenuto nel contesto dell’Internet Advertising Bureau Engage 2006, le previsioni operate fino ad oggi erano basate esclusivamente su banner e promozioni testuali mentre da oggi in poi video e settore mobile potranno pesantemente dire la propria nel settore cambiando i numeri della posta in gioco.

Non è un caso se, nelle stesse ore, Yahoo comunicava agli investitori un nuovo accordo siglato con Vodafone per una partnership esclusiva in Gran Bretagna proprio in ambito pubblicitario. Secondo Reuters «i clienti Vodafone che esprimeranno il consenso per accettare alcune pubblicità attentamente mirate risparmieranno su alcuni servizi Vodafone».

L’accordo partorirà i primi frutti fin dalla prima metà del 2007: i dettagli delle nuove offerte non sono date a sapersi, ma la semplice libera accetazione di messaggi promozionali provenienti da Yahoo dovrebbe permettere agli utenti Vodafone di risparmiare sul traffico effettuato o su altri servizi accessori. L’accordo viene ufficializzato a sole 24 ore dalle parole di un Eric Schmidt (CEO Google) pronto a scommettere sulla prossima possibilità di immettere sul mercato offerte di telefonia gratuita supportata esclusivamente dai ricavati degli annunci pubblicitari.

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