Negozi online in ferie 12 giorni all'anno?

Un decreto legge in discussione al Senato costringerebbe i negozi online a chiudere per ferie almeno 12 giorni all'anno con ovvie ripercussioni economiche
Un decreto legge in discussione al Senato costringerebbe i negozi online a chiudere per ferie almeno 12 giorni all'anno con ovvie ripercussioni economiche

Anche i negozi online italiani potrebbero dover chiudere le serrande per almeno 12 giorni all’anno ed andare in vacanza. Quella che può sembrare un’affermazione senza alcun senso, del resto è difficile immaginare come si possa mandare in ferie un negozio online, è in realtà la diretta conseguenza di un disegno di legge già approvato dalla Camera e attualmente in discussione al Senato che prevede una stretta sulla liberalizzazione degli orari dei negozi e che colpirebbe anche quelli presenti su internet.

Secondo l’articolo 1 del disegno di legge, tra le attività escluse dal provvedimento non comparirebbero i negozi online. Dunque, tecnicamente la nuova normativa che prevede un minimo di 12 chiusure festive all’anno, potrebbe entrare in vigore anche per tutte le imprese italiane che operano online. Il problema però è molto più serio di quello che si potrebbe immaginare. Nel caso davvero gli esercenti online fossero costretti a chiudere l’eShop per almeno 12 giorni all’anno, questo comporterebbe per loro una serie di gravi danni economici. Lo shopping online, infatti, non si ferma mai e gli acquirenti a caccia di prodotti potrebbero a questo punto preferire negozi stranieri come Amazon, per esempio, per i loro acquisti.

Il decreto legge, così com’è costruito oggi, rischia di penalizzare moltissimo gli imprenditori italiani del web. Si potrebbe profilare, dunque, una pesantissima perdita economica ma anche d’immagine per un settore, quello dell’e-commerce che oggi in Italia cresce ma molto più lentamente del resto dell’Europa. Una scelta simile potrebbe pregiudicare, dunque, la crescita di questo mercato in Italia.

Il testo del decreto legge preoccupa molto gli esperti dell’e-commerce tra cui Roberto Liscia, presidente di Netcomm che sottolinea come il settore del commercio elettronico non può essere soggetto a queste regole in quanto per sua natura è un mercato sempre attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Inoltre, le attività non si svolgono all’interno di un negozio reale e dunque le nuove normative risultano essere inapplicabili.

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