14 Luglio, la giornata dello sciopero

14 Luglio, la giornata dello sciopero della blogosfera contro le misure restrittive previste dal decreto sulle intercettazioni. I blogger sono chiamati a protestare per la libertà di espressione in rete: Google appoggia l'iniziativa con un post esplicito
14 Luglio, la giornata dello sciopero della blogosfera contro le misure restrittive previste dal decreto sulle intercettazioni. I blogger sono chiamati a protestare per la libertà di espressione in rete: Google appoggia l'iniziativa con un post esplicito

14 Luglio, giornata dello sciopero per il “Diritto alla Rete”. Se ne parla ormai da giorni ed anche Webnews ha voluto partecipare portando sul proprio blog il banner che comprova l’adesione. Si è trattata di una iniziativa controversa: i motivi potevano non essere carpiti per quello che sono (la deriva politica è pericolosamente vicina); la sospensione dello sciopero da parte dei giornalisti poteva traviare il motivo vero della protesta dei blogger; le modalità del “silenzio” sono opinabili; la protesta aggiuntiva, con le foto dei bavagli e la discesa in Piazza Navona, potrebbero essere mal interpretate.

Oggi, 14 Luglio, la protesta ha preso il via. Un numero non meglio definibile di blogger ha dato la propria adesione consistente in un post con link alla community di “Diritto alla Rete” e saranno oggi in molti a leggere (tramite feed o tramite Facebook) le motivazioni di questa operazione che coinvolge una significativa detta della blogosfera italiana. Che l’adesione passi o meno, tutto sommato, poco conta: sono molti coloro i quali hanno appoggiato la causa e quest’ultima è il messaggio ultimo e vero che l’iniziativa intende portare a pubblica conoscenza.

Una presenza rumorosa è quella di Google: un post di Marco Pancini ha infatti offerto massimo appoggio alla causa pur senza portare online il banner dell’adesione formale. Spiega l’European Senior Policy Counsel di Google: «Siamo di fronte sempre ai soliti problemi: la difficoltà ad interpretare il web tenendo in considerazione la specificità di questo mezzo, la mancanza di un metodo di discussione multi-stakeholder sul tema dei diritti e doveri degli utenti della Rete che coinvolga tutte le parti interessate (Istituzioni, società civile ed aziende) ed infine la mancanza di una governance di Internet (negli ultimi mesi sono stati troppi gli ambiti istituzionali in cui si è discusso delle regole della Rete senza una cabina di regia). […] Consapevolezza e passione: queste sono le due caratteristiche più evidenti dell’iniziativa ‘Questo blog alza la voce’. Un ‘silenzio rumoroso’ che merita di essere ascoltato».

Una assenza rumorosa: il blog di Beppe Grillo. Difensore urlante delle libertà sulla Rete e Blogger con la “B” maiuscola della blogosfera italiana, il comico ha preferito passare oltre senza appoggiare al momento l’iniziativa nonostante espliciti e diretti inviti. Una assenza significativa che rafforza l’estraneità di Grillo dal resto della blogosfera nostrana: estraneo alla dinamica, estraneo alla causa. La sua assenza è ovviamente destinata a farsi sentire, a meno che la mancanza di post per la giornata odierna non preluda invece ad un intervento oltremodo rumoroso sulla questione nelle prossime ore.

Il sito di riferimento è il Ning di “Diritto alla Rete”. Il percorso che ha portato Webnews a partecipare all’iniziativa è sciorinato nei link allegati al post di adesione. Oggi c’è il silenzio, ma domani la blogosfera riverserà nuovamente un fiume di parole sulla questione. Sperando che la quiete non debba per forza di cose venir prima della tempesta.

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