XDocs: XML per le masse

Tra poco più di sei mesi, il lancio della nuova applicazione Microsoft Office per la raccolta, la gestione e la condivisione dei dati su diverse piattaforme. Esulta la comunità XML: «Finalmente un prodotto per il mercato di massa»
Tra poco più di sei mesi, il lancio della nuova applicazione Microsoft Office per la raccolta, la gestione e la condivisione dei dati su diverse piattaforme. Esulta la comunità XML: «Finalmente un prodotto per il mercato di massa»

C’è grande attesa in seguito all’annuncio di una nuova
applicazione di Microsoft Office
, nota per ora con il nome in codice di
“XDocs”. Intervenendo il 9 ottobre scorso al Gartner Symposium/ITxpo di
Orlando, Florida, l’amministratore delegato, Steve Ballmer, ha rivelato che a
metà del prossimo anno Microsoft rilascerà un nuovo componente della sua suite
il quale «fornirà nuovi modi per raccogliere e riutilizzare i dati di una
compagnia, consentendo un migliore flusso delle informazioni, decisioni più consapevoli
e una maggiore integrazione tra le persone e i processi di lavoro all’interno
di un’organizzazione». Fin qui gli annunci Microsoft. Ma cosa sarà,
concretamente, XDocs?

Al cuore del progetto c’è l’adozione dell’XML
(eXtensible Markup Language), un linguaggio sviluppato dal W3C che consente di trasportare, condividere e
riutilizzare dati tra vari utenti e su diverse piattaforme. In termini pratici,
questo vuol dire che un gruppo di utenti, ad esempio un’azienda, potrà creare
uno schema standard attribuendo un campo ad ogni tipo di dati; XDocs, che
conterrà alcuni campi pronti per l’uso compatibili con gli utilizzi più comuni,
fornirà l’interfaccia per inserire, gestire e condividere tali dati in maniera
corretta.

La caratteristica saliente di XDocs pare quindi
essere la compatibilità. Compatibilità che riguarda naturalmente, prima di
tutto, i vari software Microsoft. Il compito principale di XDocs, infatti, è
generare in maniera semplice un codice XML contenente i dati finora gestiti
separatamente da Excel, Word, Access e PowerPoint. Ma, proprio in quanto XML,
il codice generato da XDocs sarà compatibile anche con software diversi da
quelli di Redmond.

Lo scenario tipico di utilizzo immaginato da
Microsoft per XDocs è quello di un’azienda che voglia raccogliere informazioni
sulle vendite. Con la nuova applicazione, potrà integrare i dati ricavati con
gli altri processi aziendali, ad esempio le relazioni con la clientela o la
programmazione delle risorse; una volta inseriti nel database della compagnia,
tali dati potranno essere riutilizzati da tutto il personale. Oppure, ancora,
Microsoft immagina la divisione risorse umane di un’azienda creare tramite
XDocs un’applicazione per le indennità salariali da applicare all’intera
compagnia, o un’azienda manifatturiera progettare un piano di
approvvigionamento da estendere a tutti i fornitori.

I primi commenti all’annuncio di XDocs sono stati
positivi: «La comunità XML ha atteso a lungo un prodotto che portasse la
potenza dell’eXtensible Markup Language nel mercato di massa», ha commentato
l’inventore di XML, Charles F. Goldfarb,
secondo il quale XDocs «offre possibilità illimitate per migliorare il modo in
cui le persone gestiscono gli affari».

Ora non resta che vederlo all’azione. L’unica cosa certa, a
questo proposito, è la data di lancio, che dovrebbe coincidere
grossomodo con il rilascio del nuovo Office. In un comunicato, Microsoft ha
affermato che è ancora troppo presto per sapere se XDocs sarà inserito nella
nuova release o verrà venduto separatamente. Anche per quanto riguarda il
prezzo e le licenze.

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