Il nuovo Amaya 7: l'editor per il Web standard

Il Consorzio WWW ha rilasciato la nuova versione di Amaya, l'editor e browser per chi vuole scrivere codice compatibile con le specifiche del W3C. Un maggior controllo del codice per i webmaster
Il Consorzio WWW ha rilasciato la nuova versione di Amaya, l'editor e browser per chi vuole scrivere codice compatibile con le specifiche del W3C. Un maggior controllo del codice per i webmaster

Amaya raggiunge quota 7 e si mette in linea, seppure del tutto teorica, con due degli altri browser più diffusi: Netscape e Opera. Ma Amaya non è un browser, o meglio, non è un vero e proprio browser ma un editor di pagine Web WYSIWYG con supporto ai principali standard del W3C.



Amaya incorpora in sé entrambe le funzioni: editor e browser (un felice pallino di Tim Berners-Lee). Con Amaya è insomma possibile navigare il World Wide Web e modificare al volo le pagine che si incontrano, salvarne e visualizzarne la struttura in modo semplicissimo.



Amaya è un progetto nato in seno al consorzio WWW, il consorzio che emana le Recommendations, ossia le specifiche tecniche ed operative di ogni singolo linguaggio del Worl Wide Web. Per chi volesse dunque progettare il proprio sito web seguendo le specifiche ufficiali Amaya è uno strumento insostituibile per scrivere o semplicemente testare il proprio lavoro.



Amaya è anche un ottimo strumento per la divulgazione degli standard del Web. Utilizzandolo si viene a conoscenza, in modo visivo e molto pragmatico, di quali sono gli standard del Web, di come scrivere questo o quel tag seguendo le specifiche del W3C, di quanto variegata sia la lista dei linguaggi e delle tecnologie disponibili per il webmaster.



Seppur uno strumento formidabile per la progettazione di pagine Web Amaya è un editor il cui uso è circoscritto a pochissimi sviluppatori e non solo per la mancanza di supporto commerciale. Amaya rimane, anche in questa ultimissima versione, un software di difficile utilizzo. A ciò si aggiungano anche i vari errori nell’esecuzione di alcuni comandi che spesso provocano perdita del lavoro e interruzioni varie.



Insomma, Amaya va bene come editor da test finale mentre potrebbe rendere la vita molto difficile a chi invece vorrebbe utilizzarlo come lo strumento base per costruire siti Web.



Ma vediamo le principali novità di questa versione 7.


  • Una migliorata interfaccia e una nuova organizzazione dei menu
  • Un maggiore supporto per i documenti XM
  • Nuovo supporto per l’editing dei fogli di stile: ora è possibile aprire e modificare i fogli di stile di una pagina visitata senza necessità di scaricarli sul computer (dal menu Styles seleziona
  • Supporto alla modifica, solo modifica, delle immagini SVG
  • Un “library manager” che permette di salvare e riutilizzare le componenti SVG create



Amaya cresce sempre più e ad ogni nuova versione aggiunge funzioni utilissime per il Webmaster. Ad ogni versione sembra però che venga persa l’occasione per farne uno strumento utilizzabile al 100%. Basterebbe puntare maggiormente sull’usailità, testare con più profondità il software, renderlo più stabile

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