Pentitevi e la RIAA vi perdona

La RIAA si dice disposta a perdonare chi, pentito, autodenuncia la propria attività pirata e promette di non fare più il cattivo. La notizia ha un sapore grottesco, ma se la giustizia facesse sentire la sua voce il condono diventerebbe un'arma importante.
La RIAA si dice disposta a perdonare chi, pentito, autodenuncia la propria attività pirata e promette di non fare più il cattivo. La notizia ha un sapore grottesco, ma se la giustizia facesse sentire la sua voce il condono diventerebbe un'arma importante.

Un pentimento collettivo, un umile mea culpa, un “non lo farò mai più” e la RIAA ci perdonerà tutti quanti. La magnanimità non ha confini, a quanto pare. La Reuters/Billboard ha infatti pubblicato una nota secondo cui l’associazione delle 5 grandi sorelle della musica internazionale starebbero progettando un programma di amnistia da lanciare nelle prossime settimane.

Il programma consisterebbe in una auto-accusa: i pirati possono identificarsi presso la RIAA denunciando la loro attività. Una volta certificata la distruzione di tutti i file ed i CD in possesso, dopo aver promesso solennemente di non divulgare mai più in futuro altro materiale protetto da copyright, si guadagna il perdono della RIAA la quale si impegna a non sollevare contro i “pentiti” eventuali azioni legali.

La notizia compare in prossimità delle recenti condanne per pirateria mosse negli USA contro gruppi organizzati di vendita di materiale illecito. Dalla RIAA non giungono commenti a margine di quanto trapelato ma tale provvedimento, tra il minaccioso ed il grottesco, sembra ben lungi dal costituire quella soluzione finale tanto anelata dalle major.

Intanto, secondo alcune statistiche, il prezzo dei CD sarebbe in procinto di iniziare un calo dei prezzi che rappresenterebbe una vera inversione di tendenza resa necessaria dal pressing perpetrato dal peer to peer sul mercato della musica.

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