Loudeye spiazza il mondo della musica digitale

Con la fusione strategica tra OD2 e Loudeye nasce il maggior polo di contenuti digitali al mondo. Budget e disponibilità di tutto rispetto, appoggi altisonanti e consolidata clientela: il nuovo accordo sconvolgerà i piani di Apple, Roxio e Sony.
Con la fusione strategica tra OD2 e Loudeye nasce il maggior polo di contenuti digitali al mondo. Budget e disponibilità di tutto rispetto, appoggi altisonanti e consolidata clientela: il nuovo accordo sconvolgerà i piani di Apple, Roxio e Sony.

Ora la concorrenza di iTunes fa davvero sul serio. Con una mossa da 38.6 milioni di dollari, infatti, il gruppo (con base a Seattle) Loudeye si è assicurata OD2 ed il maggior polo di prodotti digitali è così realtà. OD2 lega il proprio nome a Peter Gabriel, musicista co-fondatore del gruppo, e l’operazione consta in una fusione strategica tra le due società al fine di porre in essere un gruppo in grado di respingere l’egemonia Apple.

Il gruppo nasce con solide basi. Le due aziende portano appresso infatti un portfolio di appoggi del calibro di Coca Cola e MTV, Virgin Music e Tiscali, Microsoft e MSN. Il mercato sviluppa dunque ora un nuovo ulteriore ramo che va a rielaborare una situazione che finora vedeva in competizione Sony (Connect), Roxio (Napster), Apple (iTunes) e le due società oggi unite.

Jeff Cavins, CEO e presidente Loudeye, battezza così l’accordo: «Grazie all’unione con OD2, leader tra i fornitori di musica digitale in Europa, diventiamo il maggiore fornitore business-to-business di contenuti digitali in tutto il mondo». Cavins sottolinea infine come gli accordi già a disposizione mettano sul piatto la possibilità di disporre del maggiore numero di licenze sul mercato, disponendo così di un ampio catalogo musicale e di un’offerta assolutamente competitiva.

Mark Mulligan, analista Jupiter Research, vede nel nuovo polo un qualcosa di differente che non deve porsi il problema della concorrenza: «Non hanno intenzione di essere come Napster. Non hanno intenzione di essere come iTunes. Sono una cosa differente» e l’ampiezza dell’offerta e del budget deve porli su una posizione di sicurezza ed indipendenza strategica.

L’accordo giunge a pochi giorni dalla sfarzosa presentazione di iTunes a Londra. Se l’Europa perde un importante riferimento commerciale, la cui nuova sede sarà infatti a Seattle, gli europei acquistano invece una rinnovata concorrenza che potrebbe animare il mercato e limare un prezzario ad oggi ancora decisamente penalizzante rispetto a quanto disponibile oltreoceano.

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