Tutto intorno a Skype

Il popolare software VOIP continua a macinare record e cresce anche grazie all'apporto di produttori di add-on hardware e servizi software.
Il popolare software VOIP continua a macinare record e cresce anche grazie all'apporto di produttori di add-on hardware e servizi software.

10 miliardi di minuti di conversazione. Il contatore che spicca sul
sito ufficiale di Skype ha superato
l’incredibile cifra il 19 giugno scorso. Ma non paghi dei successi ottenuti in
appena 2 anni di attività, Zennström e soci guardano avanti e fissano
le nuove mete: 100 miliardi di minuti, 10 milioni di utenti contemporaneamente
connessi, 1000 sviluppatori registrati, 1000 dipendenti…. Il numero di download,
intanto, ha superato abbondantemente la soglia dei 120 milioni.

I numeri contano, certo. Sono il segno incontestabile di un’idea vincente.
Ma per il futuro di Skype sono anche altri i fattori da considerare. Per certi
aspetti il destino della società lussemburghese è legato all’evoluzione
dell’intero settore della telefonia VOIP, specie per la questione delicata e ineludibile
della regolamentazione a cui verrà sottoposto. Per altri, invece,
sarà la stessa Skype a dover dimostrare di sapersi proiettare oltre la
soglia di quello che gli anglofoni chiamano hype, l’entusiasmo iniziale
e bruciante per un prodotto o una tecnologia.

Alcuni segnali sono promettenti. Non è raro, ad esempio, vedere utilizzata
l’espressione Skype economy. La formula ricalca quella analoga spesso adottata
per un altro prodotto di culto, l’iPod, e vuole evidenziare la crescita di un
mercato parallelo, di una sorta di indotto, stimolato proprio da Skype. La mossa
lungimirante è stata quella di rilasciare un nutrito set di API
(Application Program Interface) e di invitare sviluppatori di tutto il mondo a
investire le proprie risorse nello sviluppo di soluzioni hardware e software in
grado di ampliare e migliorare la gamma di servizi e funzionalità del programma.

I problemi non mancano. Un articolo apparso su CNet lo scorso mese di aprile dava voce alle perplessità di
alcuni sviluppatori che lamentavano la mancanza di un valido supporto da parte
dell’azienda e la poca chiarezza di alcuni punti contenuti nella licenza d’uso
delle API (soprattutto quelli relativi alla parte di ricavi da corrispondere a
Skype per il loro uso). Ostacoli e problemi a quanto pare non insormontabili,
visto che per supplire alle carenze di organico (Skype conta al momento un centinaio
di dipendenti), alcuni di questi sviluppatori hanno pensato bene di organizzarsi
e costituire un gruppo di supporto indipendente riunito intorno al sito SummitCircle.com.

C’è poi, sempre secondo CNet, il rischio cannibalizzazione, quello
che definirei altrimenti rischio Konfabulator. Mi riferisco alla vicenda
che ha visto contrapposta Apple all’azienda produttrice di questo popolare
software per Mac. Quando Steve Jobs presentò in anteprima la versione
10.4 di Mac OS X (Tiger), furono in molti a rimanere sbalorditi di fronte ad una
delle novità più reclamizzate dal grande capo: Dashboard.
I widget, le mini-applicazioni flottanti sul desktop di Tiger, erano incredibilmente
simili a quelli di Konfabulator. Dal momento che quest’ultimo è un software
commerciale e che Dashboard è invece parte integrante del sistema operativo,
Apple aveva in pratica sancito la fine del programma di Pixoria. Tornando a Skype,
il pericolo è esattamente lo stesso: cosa accadrà se dovesse incorporare
nel programma funzionalità che altri offrono come add-on a pagamento? E
al contrario, cosa accadrà se altri introdurranno come servizi gratuiti
funzionalità che la casa madre propone come servizi premium?

Intanto, per seguire tutto ciò che si muove intorno a Skype, basta dare
un’occhiata al sito Skypejournal.com.
È lì che possiamo farci un’idea dei primi frutti della strategia
di apertura della società di Niklas Zennström. La lista degli add-on
hardware e software cresce quasi quotidianamente. Per i primi è facile
intuire in che direzione si stiano muovendo i produttori. Il problema di un programma
come Skype, se davvero lo si vuole utilizzare come alternativa al telefono e non
semplicemente come un instant messenger speciale, è quello dell’interfaccia.
Soprattutto dopo il boom del mobile, dover ‘telefonare’ essendo costretti a rimanere
appicicati ad un PC con tanto di cuffia e microfono stile centralinista, può
rappresentare per i più una seccatura non da poco.

Molte soluzioni, quindi, sono orientate verso la realizzazione di strumenti
in grado di farci effettuare chiamate con Skype usando apparecchi che somiglino
il più possibile ai telefoni fissi o ai cordless di casa. Il prodotto certamente
più interessante è un kit offerto da Siemens. È composto
da uno speciale apparecchio (Gigaset
S440
), simile ad un cellulare, che funziona normalmente da cordless. Il
plus è che è in grado di connettersi in modalità wireless
al secondo componente, un piccolo adattatore (Gigaset
M34
) da connettere alla porta USB del nostro PC. L’adattatore supporta
il collegamento con Skype, per cui selezionando la modalità giusta dall’S440,
potremo visualizzare sul display la lista dei contatti Skype e iniziare immediatamente
una chiamata. Un risultato identico si può ottenere con altre soluzioni.
Per il suo Internet
Phone Wizard, Actiontec ha scelto ad esempio la formula del box a cui è
possibile connettere PC, telefono fisso e cordless, mentre il CyberphoneK
di VoIPVoice, che si segnala per il design elegante, prevede la connessione tramite
cavetto. Chi non ha problemi con le cuffie, invece, ma vuole almeno liberarsi
di cavi fastidiosi, può sempre considerare questo
gadget di GATechnologies, un all-in-one con scheda per MP3 da 128mb e ricevitore
radio FM, che grazie a Bluetooth diventa auricolare per cellulari o cuffia wireless
per Skype.

Sul versante del software non si intravedono ancora soluzioni davvero rivoluzionarie,
anche perché molti sono in uno stato di sviluppo al limite dello sperimentale.
Segnaliamo comunque HotRecorder,
un autorisponditore con cui è possibile anche registrare la chiamata; vSkype,
per effettuare videochiamate con più utenti; Pamela,
al momento il prodotto più promettente; Skype
to SMS, per mandare messaggini da Skype a telefoni cellulari.

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