30 milioni per la soluzione finale alla pirateria

Le major di Hollywood mettono sul piatto 30 milioni di dollari per costituire un laboratorio che studi le migliori soluzioni volte a inibire la distribuzione illegale dei prodotti cinematografici. MovieLabs sarà attivo già entro la fine dell'anno
Le major di Hollywood mettono sul piatto 30 milioni di dollari per costituire un laboratorio che studi le migliori soluzioni volte a inibire la distribuzione illegale dei prodotti cinematografici. MovieLabs sarà attivo già entro la fine dell'anno

I grandi nomi della produzione cinematografica hanno intenzione di unire le forze per ideare su piattaforma tecnologica la soluzione finale contro la pirateria dei contenuti digitali. Il mondo di Hollywood ha intenzione di mettere sulla bilancia ben 30 milioni di dollari ed il progetto comune è quello di un laboratorio in grado di studiare soluzioni ad hoc per particolari problemi identificati dalle major.

La linea programmatica generale è quella di un investimento mirato a garantire la corretta distribuzione dei contenuti prodotti: parola di Dan Glickman, portavoce MPAA. Parteciperanno al progetto Walt Disney Pictures and Television, Paramount Pictures, Twentieth Century Fox Film, Sony Pictures Entertainment, Universal City Studios e Warner Bros Entertainment.

Il gruppo, nativo in qualità di entità non-profit, prenderà il nome di Motion Picture Laboratories (o MovieLabs) ed i punti principali del programma di intervento sono i seguenti:

  • Ideare uno strumento in grado di inibire la registrazione di un film con videocamere nascoste all’interno dei cinema: una sorta di watermark invisible a occhio nudo dovrebbe rimanere impresso in fase di ripresa ed evitare così la distribuzione di riproduzioni illegali;
  • mettere a punto un sistema che eviti la distribuzione illegali di prodotti protetti da copyright attraverso reti universitarie o sul posto di lavoro;
  • implementare uno strumento per il monitoraggio del traffico tramite reti P2P, al fine di identificare sia i contenuti (ed eventualmente bloccarne la distribuzione), sia i responsabili dello scambio (ed eventualmente intervenire sugli stessi);
  • creare un sistema per il monitoraggio della distribuzione dei contenuti affinchè nessun vincolo di licenza venga forzato.

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