La virtualizzazione porta Linux su server Microsoft

La virtualizzazione è il processo che porterà alal coabitazione server tra sistemi Microsoft e sistemi basati su Linux (Novell, RedHat). Tale sistema dovrebbe offrire ampi vantaggi e sulla sponda open source si moltiplicano le pressioni in favore di Xen
La virtualizzazione è il processo che porterà alal coabitazione server tra sistemi Microsoft e sistemi basati su Linux (Novell, RedHat). Tale sistema dovrebbe offrire ampi vantaggi e sulla sponda open source si moltiplicano le pressioni in favore di Xen

La virtualizzazione sarà la via che porterà i sistemi operativi basati su Linux ad essere ospitati su server Microsoft in coabitazione con la concorrenza. L’annuncio, riportato da CNet, sarebbe giunto direttamente da Microsoft in occasione del LinuxWorld di Boston (in Italia il LinuxWorld Summit arriverà il prossimo Maggio).

Spiega Vincenzo Ciaglia per TuxJournal: «Virtualization, una tecnologia emergente che sta sempre più destando maggior interesse all’interno del mercato consumer, permette ad un server di lanciare più istanze di un sistema operativo. Questo rende più facile, per le società, consolidare ed utilizzare più applicazioni su una singola macchina server e fornire un alto livello di affidabilità». La decisione presa a Redmond va dunque in questa direzione: Microsoft darà pieno supporto agli utenti che sceglieranno di utilizzare GNU/Linux sulla sua piattaforma “Microsoft Virtual Server 2005 R2”, un software utilizzato per lanciare più sistemi operativi su una singola macchina.

Microsoft, oltre a predire il fatto che la virtualizzazione sia già prevista nel DNA del prossimo Vista, specifica il fatto che il nuovo sistema è pensato soprattutto ad ospitare le produzioni di vendor quali RedHat e Novell SuSe. Un apposito piano di supporto aiuterà, come indicato, la clientela nella predisposizione dei propri server con duplice anima.

Il mondo derivante dall’imposizione della virtualizzazione sul mercato non è da tutti visto come una manna piovuta dal cielo, ma le reazioni sono al momento perlopiù positive. RedHat e Novell hanno fatto ampie pressioni per promuoere Xen, ma nel contempo non ritengono ancora il tutto adeguatamente maturo per essere incluso direttamente nel kernel Linux.

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