Amazon, dai libri al cibo in scatola

Amazon estende la gamma dei prodotti venduti: l'azienda che ha iniziato a vendere libri passa ora ai cibi non deperibili intraprendendo una via che in precedenza non ha mai regalato troppe soddisfazioni al mondo dell'e-commerce. Disponibili 10000 articoli
Amazon estende la gamma dei prodotti venduti: l'azienda che ha iniziato a vendere libri passa ora ai cibi non deperibili intraprendendo una via che in precedenza non ha mai regalato troppe soddisfazioni al mondo dell'e-commerce. Disponibili 10000 articoli

In questo caso la qualità del prodotto è una variabile totalmente indipendente ed i giudizi di gusto vanno estromessi (soprattutto perchè siamo italiani, la nostra cultura è differente), ma dal punto di vista strettamente strategico trattasi di una novità importante: Amazon ha aggiunto la categoria «Grocery» al proprio elenco ed ora su Amazon si potrà dunque comprare un’ampia gamma di cibi in scatola non deperibili.

Amazon Grocery

Amazon Grocery

Il passo è importante in quanto prima di Amazon i tentativi compiuti sono già stati molti, ma nessuno ha colto autenticamente nel segno. Ora il gruppo che ha fatto esplodere il fenomeno dei libri online è pronta ad avventurarsi anche in questo campo minato facendo forza sull’importanza del proprio marchio, sull’efficienza della propria collaudata rete di vendita e distribuzione e soprattutto sulla maturata esperienza di una utenza sempre più attenta alle opportunità del web ed all’importanza di affidarsi a negozi affidabili.

Il catalogo Amazon è composto da10.000 prodotti (non deperibili) di vario tipo e contempla i maggiori marchi disponibili normalmente sul mercato. Amazon è convinta che parte dell’utenza possa cambiare le proprie abitudini di acquisto ed approfittare delle offerte giornaliere che, come succede in qualsiasi market, il sito metterà sui propri scaffali.

Macaroni & Cheese

Macaroni & Cheese

La gamma dei prodotti disponibili non è ancora estesa quanto potrebbe lasciar immaginare un servizio online e sicuramente i gusti proposti non sono quelli che l’utenza italiana generalmente gradisce, soprattutto ora che la scuola Slowfood ha parzialmente respinto le derive anni ’80 del “Cheesburger e Coca Cola” portando nel nostro paese un rinnovato apprezzamento per il gusto, la tradizione ed i piaceri della tavola. Per il contesto americano, però, l’idea è promettente. E sarà sicuramente interessante capire quanto l’utenza sarà disposta a modificare il proprio rapporto con gli acquisti lasciandosi attirare dalle offerte speciali del negozio sul web.

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